“Cig, bonus e sostegni fiscali non bastano a mettere al riparo i redditi degli italiani dalla tempesta Covid”, lo riporta Confesercenti che in un suo articolo comparso sul sito web ufficiale ha analizzato le situazioni delle famiglie italiane per regione. I dati presi in considerazione sono quelli calcolati dall’ufficio economico confesercenti sulla base dei dati SWG, Svimez e Istat.
I dati presi in oggetto hanno rilevato che la perdita del reddito è avvenuta in modo diverso da regione a regione. Inoltre è stato rilevato che non tutte le categorie di lavoratori sono state colpite in egual modo. Ciò nonostante a fronte di una perdita consistente del reddito è stato rilevato che gli italiani hanno aumentato i aumentato i loro risparmi.
Coronavirus, la situazione delle famiglie secondo Confesercenti
Ogni famiglia italiana arriverà a perdere in media 1257 euro di reddito. A rivelarlo un report stilato da Confesercenti sulla base dei dati Istat, SWG e Svimez. Il primo dato molto interessante è quello del calo dei redditi diverso da regione a regione. L’Emilia-Romagna è questo contesto la regione che sta più soffrendo a causa con la perdita del 6,4% sul totale (-2202 euro). Dietro all’Emilia-Romagna troviamo le Marche (-1979 euro), il Piemonte (-1619 euro) e la Valle d’Aosta (-1658 euro).
Non tutte le tipologie di lavoratori sono state colpite allo stesso modo. I redditi da lavoro autonomo hanno perso il 13% del reddito, mentre i lavoratori dipendenti hanno perso l’11%.
Le parole della Presidente di Confesercenti
La presidente nazionale di Confesercenti ha dichiarato: ““Le misure messe in campo dal Governo fino ad ora hanno evitato il peggio, ma è necessario continuare ad intervenire a sostegno delle imprese e delle famiglie. Il lockdown è finito, ma la ripresa non è ancora iniziata.” Ha poi proseguito specificando: “È quindi essenziale continuare a sostenere il tessuto produttivo, ottimizzando gli interventi a favore delle imprese e dando loro il tempo necessario per gestire questa fase transitoria. Allo stesso tempo è necessario procedere ad interventi strutturali, affinché la ripartenza dell’economia, di cui si scorgono timidi segnali, cominci a manifestarsi in modo più robusto. L’annunciata e auspicata riforma fiscale e un buon utilizzo delle risorse del recovery fund saranno decisivi in questa direzione”.