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Covid, Tridico (INPS) rassicura: “Sulle pensioni nessun allarme”

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Il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico parla di come sull’erogazione delle pensioni in periodo Covid non ci si debba allarmare.

Non c’è alcun allarme per il pagamento delle pensioni e di altre prestazioni. Come è sempre avvenuto, anche questa volta il buco sarà ripianato in tempi brevi”, a dirlo è il Presidente di INPS Pasquale Tridico che in seguito all’allarme lanciato al Consiglio di indirizzo e vigilanza ha fornito in esclusiva ad Huffington Post una panoramica del pagamento di casse integrazioni, pensioni e altri contributi di INPS.

Nel corso dell’intervista ha reso noto come questa le perdite da parte dell’Istituto Nazionale per la previdenza sociale pur essendo importanti non preoccuperebbero almeno per il momento Tridico che ha dichiarato: “Questo genere di deficit si è già registrato ogni qual volta si è andati incontro alla crisi. Anche durante la crisi del 2009-2014, l’Inps ha accumulato lo stesso deficit, anche se spalmato su più anni”.

Covid, Tridico: “Su pensioni nessun allarme”

Le Erogazioni covid potrebbero risucchiare il fondo pensionistico? L’erogazione dei contributi da parte di INPS starebbe generando sempre più dubbi così come allarmato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza che avrebbe parlato di un buco di 16 miliardi dovuto al pagamento delle spese covid. Il Presidente del consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps Guglielmo Loy ha parlato del resto ha parlato di “un’ipotesi estrema, non certo peregrina”.

Proprio sulle pratiche della cassa integrazione il bilancio preventivo per l’anno 2021 ha riportato come siano ancora un terzo le pratiche in lavorazione vale a dire ancora 198.941, mentre al 25 gennaio risuiterebbe un dato interessante. Sul 97,3% del totale delle domande delle casse integrazione quelle pagate ai lavoratori sarebbero il 98,3%. “Da una parte, soprattutto nei primi mesi della pandemia, c’è stata un’erosione del patrimonio per il pagamento della cassa integrazione e del Fondo di integrazione salariale. Abbiamo prima pagato gli ammortizzatori con 4-5 miliardi di fondi che avevamo in pancia, poi siamo passati ai fondi Covid. A questo elemento si sono aggiunti i mancati contributi dato che le attività produttive sono state sospese o chiuse”, ha dichiarato Tridico ad Huffington.