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Eminem: i dettagli del nuovo album Revival

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Ecco tutti i dettagli del nuovo album di Eminem, "Revival"

Il 15 dicembre scorso è uscito “Revival”, l’ultimo album di Eminem, che avevamo lasciato quattro anni fa con “The Marshall Mathers Lp 2”. Ma questa volta il celebre rapper di Detroit ha prodotto qualcosa che purtroppo, si rivela deludente per molti aspetti. E che non riesce a reggere il confronto con le produzioni degli anni scorsi. Il disco segue “The storm”, video che ritrae il rapper in un lungo freestyle a cappella contro il presidente Donald Trump e che era stato presentato per i Bet Hip Hop Awards. Mentre un primo singolo, “Walk on water”, che si avvale della collaborazione di Beyonce, aveva lasciato qualche speranza per questa nuova uscita.

Eminem Album

Un artista geniale, innovativo e prolifico come pochi. Rispettato anche dai colleghi di colore e da tutti i rivali. Un successo mondiale, che consta ben di 124 milioni di dischi e 171 milioni di singoli venduti in tutto il mondo. Titoli e riconoscimenti a non finire: ben 13 Grammy Awards e nomina come “artista del decennio” per il periodo tra il 2000 e il 2009. Il penultimo album, pubblicato nel 2013, aveva dato prova dell’intramontabile talento del rapper. Una ripresa del suo stile classico ma condito da sperimentazioni a non finire. Tra flussi di coscienza, assoli di chitarre che danno voce agli interminabili alter ego dell’artista, rime dal suono old school.

Insomma, tra tradizione e sperimentalismo avevamo saputo apprezzare ancora di più il talento dell’artista. E pure la critica si era espressa in pieno favore di questa produzione così originale. Ma per voler immergerci nel passato per un attimo, altri gioielli come The slim Shady LP del 1999 e The Eminem Show del 2002 avevano incantato e appassionato i fan di tutto il mondo.

Revival

Ma in Revival non troveremo quasi nulla di tutto questo. Se l’obiettivo era quello di avvicinare i giovani un po’ di più alle melodie dell’hip hop per discostarli dal trap, l’esito di questo esperimento è stato gran poco soddisfacente. Un azzardo che non ha saputo riscuotere successo: brani spesso zuccherosi e a tratti ridondanti e banali. E quasi per nulla al passo coi tempi. Se negli ultimi 5 anni l’hip hop si è evoluto nei suoni e negli arrangiamenti, questa volta Eminem sembra voler fare un passo un passo indietro. Brani in gran parte piatti, noiosi, inutilmente prolissi. E per giunta, con dei beat (prodotti da Rick Rubin e Dr Dre) attardati e leziosi.

Che di certo non competono con molte delle attuali produzioni dell’attuale panorama dell’hip hop. E diversi sono i testi di accusa nei confronti della politica e, in particolare, del presidente Trump. Ma sembra mancare l’ispirazione di fondo, cosicchè quasi tutti i brani si riconducono allo stesso stereotipo musicale, che prevede una partenza lenta e poi un climax sempre più ascendente. Che culmina in un’esplosione di rabbia incontenibile, tanto apprezzata anni fa ma ormai totalmente fuori luogo.