Fabrizia Volponi Argomenti trattati
Enrico Silvestrin è tornato a parlare di Fedez e del concerto evento LoveMi, spiegando ai fan perché ha attaccato il rapper. L’ex volto di Mtv ha ricevuto molte critiche per le sue dichiarazioni, motivo per cui ha deciso di fare chiarezza.
Enrico Silvestrin: ecco perché ha attaccato Fedez e LoveMi
Mentre Fedez andava in scena con LoveMi da Piazza del Duomo a Milano, Enrico Silvestrin lo attaccava pesantemente sui social. L’ex volto di Mtv non ha gradito la presenza di determinati artisti in quanto non approva il loro modo di fare musica. Nelle ultime ore, è tornato a parlare delle sue dichiarazioni, chiarendo la sua posizione.
Le parole di Enrico Silvestrin
Silvestrin ha dichiarato:
“Per chiarire. LoveMi fa danni ingenti tanto quanti ne fa una Virgin o una RadioFreccia. Quando l’alternativa al degrado odierno è la nostalgia da karaoke che non aggiunge nulla, allora l’ecosistema puzza pure di morto. Serve altro. Serve aprire la finestra. Il problema è non conoscere il pregresso. Pensare che in un tweet ci sia l’intera ed esaustiva riflessione. Quattro anni di battaglie contro questo sistema di cui non siete a conoscenza. Facile dire boomer. Non è confronto tra ieri e oggi. Per me è tra oggi ed oggi. Più del passato. Il problema è che non lo conoscono. Siamo una provincetta. Si attacca la persona per screditare l’opinione. Ci si infastidisce al solo pensiero di poter intaccare lo status quo. Si attacca più la soluzione che non il problema. Spiace dirlo, ma questo siamo. A criticare siamo capaci tutti. A fare, a costruire, a decostruire, a proporre, purtroppo solo pochissimi. Ecco perché non andiamo da nessuna parte. È la cosa risibile è che critichiate le alternative tanto quanto il mainstream. Criticate perché vi dà l’idea di esistere”.
Enrico Silvestrin è contro il sistema
Silvestrin ha chiarito che il suo problema non è Fedez o il suo LoveMi, ma il sistema che ruota attorno al mondo della musica. Enrico ha concluso:
“Questo paese è chiuso in se stesso ma prima di chiuderlo era già povero culturalmente. Ora si replica una matrice scadente con copie ancora più scadenti. Non sappiamo nulla di cosa sia la musica nel resto del mondo. Si stanno facendo danni immensi. Ai giovani serve il presente”.
