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Erika accoltellata dal fidanzato a Como: è uscita dal coma

Maltrattamenti

È uscita dal coma Erika, la ragazza accoltellata dal compagno a Como e poi abbandonata in un lago di sangue.

È in stato di arresto per tentato omicidio Micheal, il ragazzo accusato di aver accoltellato a Como la fidanzata Erika. Poi è scappato ma in preda ai rimorsi, si è costituito. La giovane intanto dall’ospedale, è uscita dal coma.

Aggressione a Como: Erika si è svegliata

Erika è il nome della giovane di 21 anni accoltellata dal fidanzato a Como all’interno dell’appartamento dove convivevano.

Le condizioni della giovane erano apparse subito gravissime ai soccorritori del 118 giunti sul posto. Trasportata in ospedale è stata sottoposta alle cure del caso e poi messa in coma, da cui si è risvegliata nel pomeriggio del 13 ottobre. Rimane in terapia intensiva al Sant’Anna.

Era stato il 24enne, colpevole dell’aggressione, a chiamare le forze dell’ordine dopo inizialmente essersi dato alla fuga. Ora dovrà rispondere di tentato omicidio ma cosa ha scatenato la sua furia?

La ricostruzione dell’aggressione a Como

Micheal ed Erika convivevano da circa un mese. A far esplodere la rabbia di lui un litigio, al culmine del quale ha afferrato un grosso coltello da cucina e l’ha colpita con una coltellata alla gola.

Poi la beve fuga, il ripensamento, la chiamata alle forze dell’ordine che lo hanno trovato sul pianerottolo di casa. All’interno, Erika era distesa sul letto in un lago di sangue.

Oltre alla ferita alla gola, anche altre in diverse parti del corpo. Stando alle ricostruzioni, il giovane dopo l’aggressione ha preso bancomat e denaro contante per dirigersi presso la stazione San Giovanni. Poi però è tornato indietro e ha segnalato l’accaduto, tuttavia si è mostrato aggressivo con gli agenti: li ha minacciati, insultati e ha anche aggredito un poliziotto provocandogli gravi contusioni.