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Creme solari veleno per la vita marina: Palau le vieta

creme solari minaccia barriera corallina

I prodotti solari contengono sostanze nocive per gli ecosistemi marini. La repubblica di Palau ne vieta l'uso.

Uno studio americano ha scoperto che le creme solari contengono oxybenzone e octinoxate, nocivi per la vita dei pesci e dei coralli, provocandone lo sbiancamento. La repubblica di Palau le mette al bando, imitata dai Caraibi e dalle Hawaii.

Le creme solari sbiancano i coralli

Le creme solari, raccomandate da tutti gli specialisti per la salute della nostra pelle, minacciano la vita dei pesci. Sono veleno per il fragile ecosistema che mantiene in vita la barriera corallina. A far scattare l’allarme è stato uno studio pubblicato sulla rivista American Chemical Society. I ricercatori Antonio Tovar-Sanchez e David Sanchez-Quiles spiegano che le creme protettive contengono oxybenzone e octinoxate, due ingredienti che schermano la pelle assorbendo la luce ultravioletta. Se queste due sostanza finiscono in acqua diventano tossiche per il fitoplancton, l’insieme degli organismi fotosintetizzanti che sono alla base della catena alimentare di moltissimi ecosistemi acquatici. Insomma, l’oxybenzone e l’octinoxate rendono il corallo più suscettibile allo sbiancamento. “Oxybenxzone è probabilmente l’agente più nocivo tra i 10 prodotti chimici che sono stati vietati, fa sì che i coralli si sbianchino a temperature più basse e riduce la loro capacità di resistenza ai cambiamenti climatici”, ha spiegato alla Bbc il dott. Craig Downs, esperto di impatto dei filtri solari sulla vita marina. In particolare, il problema è dato dalle nanoparticelle di biossido di titano e di ossido di zinco, presenti in molte creme protettive. Queste nanoparticelle possono reagire con i raggi ultravioletti del sole formando nuovi composti come il perossido di idrogeno, che però è tossico per il fitoplancton.

Repubblica di Palau: al bando le creme solari

Il bagno al mare è sinonimo di vacanza e relax, ma per analizzare l’impatto dei bagnanti sulla vita dei pesci, gli studiosi sono andati nella Palmira beach di Maiorca. Ogni estate questa bella spiaggia del Mediterraneo si riempie fino a 200 milioni di turisti. Dopo numerosi esperimenti, gli esperti hanno concluso che durante i mesi estivi i livelli di perossido di idrogeno nelle acque costiere aumentano notevolmente con conseguenze pericolose per la vita marina. Per cercare di arginare la minaccia, l’isola di Palau, una piccola repubblica dell’oceano Pacifico, a circa 500 km a est delle Filippine, ha deciso di mettere al bando le creme solari. Tale legge entrerà in vigore nel 2020, vieterà la vendita e l’uso di tutti quei prodotti, apparentemente utili per l’uomo, che invece contengono dieci agenti chimici altamente tossici per la vita dei nostri mari. Chi non rispetterà tale norma, sarà punito con multe fino a 1000 dollari. Già nel 2015 il Governo dell’arcipelago di Palau, composto da più di 250 isole, aveva dichiarato quasi tutto il territorio zona marina protetta ed è stato uno dei primi ad aderire al protocollo di Parigi sul clima. Non solo la repubblica di Palau, anche l’isola di Bonaire nei Caraibi e le Hawaii hanno limitato l’uso dei prodotti solari.