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Cesare Battisti arrestato in Bolivia: catturato a Santa Cruz

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Cesare Battisti è stato arrestato in Bolivia. Condannato da due ergastoli per quattro omicidi ed evaso dal carcere in Italia nel 1981.

Cesare Battisti è stato arrestato in Bolivia. La sua cattura è il risultato di un’azione congiunta di agenti italiani e brasiliani. Secondo quanto confermano fonti italiane, l’ex terrorista dei Pac è stato arrestato a Santa Cruz de La Sierra. La notizia è stata confermata dalle autorità brasiliane: “Il terrorista italiano Cesare Battisti è stato arrestato in Bolivia e sarà presto portato in Brasile, da dove verrà probabilmente mandato in Italia, così da poter scontare l’ergastolo secondo la decisione della giustizia italiana”, ha scritto sul suo profilo Twitter Filipe Martins, consigliere speciale del presidente della repubblica Jair Bolsonaro.

L’arresto

Battisti è stato arrestato alle 17 di ieri (le 22 in Italia), 12 gennaio 2019, da una squadra speciale dell’Interpol composta da investigatori italiani e brasiliani mentre camminava in una strada di Santa Cruz de La Sierra, popolosa città dell’entroterra brasiliana. Gli agenti erano sulle sue tracce da settimane e poco prima di Natale erano riusciti a circoscrivere l’area dove l’ex terrorista si era nascosto, sono stati quindi compiuti appostamenti in almeno tre-quattro aree differenti, finché Battisti è stato accerchiato e bloccato con il supporto della polizia boliviana, riporta il Sole 24 Ore. Stando a quanto riportano fonti italiane l’ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac) non avrebbe opposto resistenza. Al momento della cattura, indossava pantaloni e una maglietta di colore blu, un paio di occhiali da sole e barba finta. Caricato in macchina e accompagnato in caserma, Battisti non avrebbe proferito parola.

La svolta di Bolsonaro

Sull’ex membro dei Pac pendeva un mandato di arresto dallo scorso 13 dicembre, quando il magistrato del Supremo Tribunale Federale brasiliano Luis Fux, ne aveva ordinato la cattura per “pericolo di fuga” in vista di una possibile estradizione in Italia poi concessa dal presidente uscente Michel Temer prima dell’insediamento di Jair Bolsonaro il 1° gennaio 2019: una decisione che sovverte quella dell’allora presidente Lula da Silva di concedere asilo politico all’ex terrorista condannato all’ergastolo in Italia per quattro omicidi.

Bolsonaro a Salvini: “Il regalo sta arrivando”

Un messaggio è subito giunto dal Brasile all’indirizzo di Matteo Salvini: “Il piccolo regalo sta arrivando”, ha scritto su Twitter al ministro dell’Interno, Eduardo Bolsonaro, deputato federale e figlio del presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Una notizia accolta dal vice premier come il segnale di un “mutato clima politico”e di “un positivo scenario internazionale dove l’Italia è tornata protagonista”. La notizia della cattura confermata anche dall’ambasciatore italiano in Brasile, Antonio Bernardini: “È stato preso! – ha twittato – La democrazia è più forte del terrorismo”. Anche Alberto Torregiani ha voluto commentare la notizia dell’arresto di Cesare Battisti: “È fatta. Credo che sia la volta buona – ha detto il figlio del gioielliere ucciso nel 1979 dai Pac nel corso di una sparatoria -. Non oso pensare che ora possa trovare un escamotage. Sarebbe da scriverci un libro”.