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USA, robot entra nella stanza d'ospedale "Stai per morire"

USA, robot entra in stanza d'ospedale al posto del medico "Stai morendo"

California, anziano ricoverato per una crisi respiratoria. A dargli la delicata notizia sulla sua salute un robot al posto del personale medico.

Era domenica 3 marzo quando la famiglia di Ernest Quintana ha portato il 79enne in ospedale a Fremont, in California, a pochi chilometri da San Francisco. L’uomo è stato ricoverato e i familiari si davano i turni per stargli accanto. Era con lui Annalisa, nipote del’anziano, quando un’infermiera è entrata in stanza per avvisare che presto sarebbe arrivato il medico. “Ho pensato: bene, bisogna che registri le sue parole per poter meglio riferire alla mamma” ha raccontato la giovane. Eppure a entrare in stanza non è stato un medico, ma un robot.

“Ci aspettavamo venisse una persona a parlarci”

Lo sapevamo che il nonno stava male. Ma ci aspettavamo che venisse una persona in carne ed ossa a parlargli. Sapete? Anche a darci conforto!” ha raccontato Annalisa, come riporta Il Messaggero. Sul monitor del computer è infatti comparso il volto di un medico, in contatto via Skype con la stanza in cui si trovavano Ernest Quintana e la nipote. A complicare il momento il fatto che l’anziano non sentisse le parole provenienti dal robot.

Sono distrutta. Sapevo che stavamo perdendo mio nonno. Ma non mi sarei mai aspettata di non avere accanto il conforto di un medico, un essere umano. Una cosa così non dovrebbe succedere mai più, a nessuna famiglia” ha raccontato Annalisa. Catherine, figlia di Ernest Quintana, ha dichiarato: “Ci hanno spiegato che questa è la nuova prassi. Questo è il modo in cui si fanno le cose oggi“.

Le scuse dell’ospedale

L’ospedale si è poi scusato con la famiglia di Ernest Quintana, deceduto mercoledì 6 marzo. Il personale ha spiegato che la tecnologia video è stata adottata per “aumentare l’assistenza, e portare una migliore consulenza ai pazienti“, ma che le circostanze con cui è stata data a Ernest Quintana una notizia molto delicata “sono state altamente inconsuete“.