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"Fortezza di Varsavia", le fortificazioni abbandonate intorno Varsavia

fortezza di varsavia

Dopo una ribellione, lo zar russo Nicola I, dichiarò la Polonia parte integrante dell'Impero: da quel momento iniziarono le fortificazioni.

La Fortezza di Varsavia era il nome dato ad un sistema di fortificazioni costruito dentro e intorno la capitale polacca. Tutti sono stati costruiti nel periodo in cui la città faceva parte dell’Impero russo. Il primo pezzo della Fortezza di Varsavia fu costruito poco dopo la rivolta di Novembre, conosciuta anche come la guerra russo-polacca (1830-1831), che fu una ribellione contro l’Impero russo. La rivolta iniziò bene, raggiungendo successo a livello locale. Ma l’arrivo dell’esercito imperiale russo mise fine a tutto.

In seguito a questa rivolta, lo zar russo Nicola I, firmò un decreto con cui dichiarò la Polonia parte integrante dell’Impero russo. E così fu innalzato il primo pezzo del puzzle delle fortificazioni; la Cittadella di Varsavia, costruita tra il 1832 e il 1834.

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Forti costruiti per 40 anni

Per i successivi quarant’anni l’impero russo continuò a costruire grandi castelli, caserme e altre fortezze intorno a Varsavia per rafforzare la sua rivendicazione sul territorio polacco. Nel 1874 l’Impero russo arrestò la costruzione per 3 anni. Tutto ricominciò 5 anni dopo, con una nuova e più grande operazione. Questo progetto aveva come scopo quello di creare un sistema di fortificazioni per circondare la città di Varsavia. E così, tra il 1883 e il 1890 vennero costruiti altri 20 forti.

Stando a quanto riportato dal sito abandonedspaces.com, quando l’Impero russo fu sconfitto nella guerra contro il Giappone (1904-1905), dovette trovare un modo per ripagare le spese militari. Fu deciso quindi di tagliare il budget per la gestione della Fortezza di Varsavia. Questo diede inizio alla decostruzione e alla demolizione dei forti.

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Stato di decadimento

Il lavoro procedette lentamente e nel 1913, poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, la decisione di demolire la Fortezza di Varsavia fu invertita al fine di rendere forte la fortezza e pronta a difendere la città di Varsavia.

Dopo la Guerra, la Polonia riacquistò la sua indipendenza e con essa riprese lo smantellamento dei forti. Alcuni di questi sono stati completamente demoliti mentre altri sono stati utilizzati dall’esercito polacco come caserma o deposito. Con il passare del tempo, a poco a poco, furono tutti abbandonati e gran parte di ciò che restava delle fortificazioni fu ulteriormente demolito durante l’assedio di Varsavia nel settembre 1939.

Oggi la maggior parte dei forti restanti non ha un uso pubblico e sono chiusi ai visitatori, in uno stato di continuo decadimento.