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Coronavirus, le Baleari sono la comunità in cui cresce meno l'epidemia

Coronavirus Baleari

In Spagna resta alta l'emergenza Coronavirus, ma nelle Baleari la diffusione sembra minore, con il tasso di decessi del 4,61% contro l'8,5% nazionale.

In Spagna sono 809 le persone morte nelle ultime 24 ore. Il bilancio complessivo dall’inizio dell’emergenza Coronavirus è di 11.744 decessi. I casi confermati nel Paese sono 124.736, con 7.026 nuovi contagi in un giorno. Alla luce della delicata situazione che il Paese sta affrontando, Pedro Sanchez ha annunciato la decisione di prorogare di due settimane le misure di confinamento per contenere la diffusione del Covid-19. In un video, infatti, ha dichiarato: “Dobbiamo mantenere le misure per altre due settimane. Capisco quanto sia difficile prolungare questo sforzo per altre due settimane. Isolarsi nelle nostre case. In questi giorni mette alla prova la nostra serenità. Sono giorni frenetici”. Intanto l’allarme Coronavirus sembra diminuire nelle Isole Baleari, dove i 25mila turisti presenti nelle ultime settimane sono stati invitati dal governo spagnolo a rientrare nelle proprie patrie.

Coronavirus, nelle Baleari diminuiscono i contagi

Sono le Isole Baleari la comunità in cui cresce meno l’epidemia di Coronavirus che sta gravemente colpendo la Spagna, con un tasso del 2,3%. Così emerge da uno studio condotto dall’Istituto di salute Carlos III.

Javier Arranz, portavoce del Comitato autonomo per la gestione delle malattie infettive del Isole Baleari, ha fatto sapere che il contagio sta rallentando sulle isole spagnole. Infatti, ha dichiarato: “L’epidemia sarebbe chiaramente in declino con meno contagiosità”. Non si esclude un’anticipata riapertura delle attività rispetto al resto della Spagna, ma è ancora troppo presto per dirlo. L’estate per molti viaggiatori è a rischio e spetterà al premier Sanchez stabilire le dovute misure per il suo Paese.

“Un’ottima notizia” riportata da Arranz, il quale ha riconosciuto “non solo gli sforzi degli operatori sanitari”, eroi che ogni giorno combattono in prima linea e si sacrificano per contrastare un male invisibile e devastante. A sua detta, infatti, il merito “va anche agli sforzi dei cittadini che soddisfano le regole di confinamento”. Arranz, inoltre, ha comunicato ai concittadini che “ci possono essere persone che sono morte a casa a causa dell’infezione”, senza che siano state sottoposte a tampone.

Lo studio sulle Isole Baleari

L’Istituto di salute Carlos III calcola la media del numero di nuovi contagi in base al numero di riproduzione base o R0. Quando è maggiore di 1, l’infezione si sta ancora diffondendo. Al contrario, quando è inferiore, significa che l’infezione si è ritirata.

Venerdì 3 aprile il numero di riproduzione di base si è attestato al di sotto di 0,86, rispetto a 0,94 del giorno prima. Il che indica, secondo quanto hanno fatto sapere gli esperti, che i casi di Coronavirus stanno diminuendo nelle Baleari. Dati leggermente più positivi arrivano anche dalle Isole Canarie, dalla Cantabria, dall’Estremadura, dalla Murcia, i Paesi Baschi, la Navarra e le Asturie. In tali regioni spagnole, infatti, il numero di riproduzione di base è inferiore a 1. La media nazionale, invece, si attesta attorno a 1,05.

Nelle Baleari la maggior parte delle persone risultate positive al Covid-19 si trovava nelle case di riposo. Il numero totale di infezioni ha raggiunto 1.257. 375, invece, i pazienti guariti e dimessi dagli ospedali. Secondo i dati dell’Istituto di salute Carlos III, il tasso di decessi è del 4,61%, la metà del livello nazionale, pari a 8,5%.

Intanto sono arrivate le scuse da parte del ministro della Salute, Patricia Gómez, la quale ha dichiarato: “Voglio scusarmi per la mancanza di attrezzature sanitarie, in particolare la scorsa settimana”. Infatti, ha ammesso che “numerosi lavoratori sono stati esposti o sono a rischio”.