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Coronavirus, negli Usa 26 milioni di persone hanno perso il lavoro

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L'emergenza coronavirus negli Usa riporta con la mente agli anni '39: milioni di cittadini hanno chiesto il sussidio di disoccupazione.

Oltre 26 milioni di cittadini Usa hanno perso il lavoro da quando è cominciata l’epidemia di coronavirus. Il drammatico bilancio ha fatto sì che negli Stati Uniti il pensiero tornasse alla Grande Depressione degli anni ’30, ovvero la peggiore crisi economica americana fino ad ora. Per quanto riguarda i licenziamenti, infatti, si è raggiunta già la cifra della peggiore serie mai registrata. I conti sono presto fatti: un lavoratore su sei ha perso il lavoro a causa della pandemia.

Coronavirus, negli Usa corsa ai sussidi

I dati sono scaturiti dal numero di persone che nelle ultime cinque settimane hanno chiesto i sussidi alla disoccupazione. In totale 26,4 milioni i cittadini Usa travolti economicamente dall’epidemia di coronavirus. Secondo gli economisti statunitensi, c’è la possibilità che in aprile il tasso di disoccupazione nel Paese salga in aprile al 15-20%. Un tasso così alto era stato registrato solo negli anni ’30 durante la Grande Depressione. 4,42 milioni di americani hanno chiesto i sussidi alla disoccupazione la scorsa settimana dopo i 5,24 milioni della settimana precedente e i 6,61 milioni di quella ancora prima.

L’iniziativa di Trump

Il presidente Usa Donald Trump in merito alla crisi economica legata alla pandemia di coronavirus ha firmato un ordine esecutivo con il quale sospende l’immigrazione. “Questo assicurerà che gli americani disoccupati di ogni estrazione – ha spiegato l’inquilino della Casa Bianca – saranno in prima fila per i lavori man mano che riaprirà la nostra economia”.

“Disoccupati americani al primo posto”

Nello specifico si tratta di un provvedimento che limita l’immigrazione in Usa, sospendendo per 60 giorni le green card, ovvero la carta verde che consente di vivere e lavorare in America. “Mettendo in pausa l’immigrazione – ha detto Trump – contribuiremo a mettere i disoccupati americani in prima fila mentre l’America riapre. Sarebbe sbagliato ed ingiusto per gli statunitensi licenziati a causa del coronavirus essere sostituiti con immigrati proveniente dall’estero. Dobbiamo prima prenderci cura dei lavoratori americani. L’ordine si applicherà solo alle persone che chiedono la residenza permanente. Non si applicherà a coloro che entrano temporaneamente. Vogliamo proteggere i nostri lavoratori statunitensi. Man mano che andremo avanti diventeremo sempre più protettivi nei loro confronti”.

“Trump distrae dalla verità”

L’iniziativa della Casa Bianca è però stata criticata da Joe Biden, il probabile candidato democratico che sfiderà Trump alle elezioni di novembre: “Piuttosto che fare uno sforzo per accelerare sui test, Donald Trump insiste sulla retorica degli immigrati nella speranza di poter distrarre tutti dalla verità. Si è mosso troppo lentamente per contenere il virus, e tutti ne stiamo pagando il prezzo”.