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Stati Uniti, l'allarme: "147mila morti per coronavirus entro agosto"

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Negli Stati Uniti si stimano 147mila morti entro il 4 agosto, ma Trump vuole una rapida riapertura.

La situazione coronavirus negli Stati Uniti resta molto complicata e a preoccupare è sopratutto il numero dei morti che nelle ultime 24 ore è stato 1.894 persone. Secondo i dati della Johns Hopkins University, i casi totali di contagio nel Paese sono 1,36 milioni e i decessi complessivi 82.340 con numeri che potrebbero ulteriormente aggravarsi adesso che le misure di contenimento si stanno gradualmente allentando. A lanciare l’allarme è Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington, un panel spesso citato dalla Casa Bianca. Secondo questo istituto di ricerca il numero di morti negli Stati Uniti potrebbe arrivare a cifra 147mila decessi entro il 4 agosto. Uno scenario drammatico con ben 10.000 morti in più rispetto alla proiezione fatta nello scorso weekend dello stesso istituto e che imporrebbe nuove misure di contenimento nel paese guidato da Donald Trump. Quest’ultimo, però, sembra essere orientato a tutt’altro scenario.

Negli Stati Uniti si rischiano 147mila morti

La scelta del presidente americano di riaprire tutto in gran velocità non è stata esente da critiche, con molti governatori degli Stati e sindaci delle città che hanno invitato i propri cittadini a rimanere ancora in casa. Jared Kushner, genero e consigliere del presidente Donald Trump, ha ammesso, in un’intervista nell’ambito della serie Time100, i rischi correlati alla riapertura, ma li riterrebbe necessari per evitare che l’economia del paese si affossi: “Ci sono rischi in ogni cosa ma il presidente ha il fardello di 30 milioni di americani che hanno perso il posto di lavoro per questo storico sforzo volto a salvare vite“.

Decisamente più critico nei confronti di Trump è stato invece Anthony Fauci, massimo esperto americano di malattie infettive, che, durante la sua audizione alla Commissione Salute in Senato, ha sottolineato come il numero reale di morti per coronavirus sia molto più alto e che la pandemia “non è sotto controllo” e dunque gli Stati che allenteranno troppo presto le restrizioni per contenere il Covid-19 correranno il rischio di provocare nuovi focolai e “conseguenze davvero serie”. Gli americani sperimenteranno “inutili sofferenza e morte”, se si ripartirà troppo in fretta, ha ammonito Fauci.