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Sindaco peruviano viola il lockdown per ubriacarsi e si finge morto

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Esce ad ubriacarsi e si finge morto per eludere i controlli, arrestato sindaco peruviano.

Un sindaco peruviano ha violato il lockdown per l’emergenza coronavirus, che lui stesso aveva imposto ai cittadini, ed è uscito ad ubriacarsi con alcuni amici provando poi a fingersi morto per sfuggire ai controlli. Stando a quanto riportato dal Telegraph, la vicenda si sarebbe verificata lunedì 18 maggio e riguarderebbe Jaime Uriba Torres, primo cittadino di Tantará, località situata nella parte sudovest del Perù.

Sindaco peruviano viola il lockdown per ubriacarsi

Il gruppo di amici del sindaco ha attirato l’attenzione di molti e per questo è stato segnalato alle autorità che sono subito accorse sul posto per sanzionare i contravventori. Alle vista degli agenti il primo cittadino e i suoi amici hanno provato a fingersi morti sdraiandosi in alcune bare che erano state realizzate per i deceduti per Covid-19. Una scena pietosa che è costata l’arresto alla comitiva.

Di episodi come quelli del sindaco peruviano purtroppo ce ne sono stati tanti duranti il lockdown. In Nuova Zelanda a violare il lockdown è stato il ministro della Salute David Clark che davanti alle telecamere ripeteva “State a casa”, per poi farsi beccare al mare. Celebre poi è il caso del professor Ferguson, del comitato tecnico scientifico, scoperto mentre violava il lockdown per vedere l’amante. Per rimanere in Italia si pensi al capo di gabinetto di Nicola Zingaretti, beccato a fare una barbecue con gli amici o alla deputata del gruppo misto Sara Cunial fermata da un posto di blocco mentre era diretta sul litorale romano.