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Francesco Nuti, il ricordo di Carlo Conti: "Ha segnato un'epoca con un racconto preciso della commedia all'italiana"

Francesco Nuti, il ricordo di Carlo Conti: "Ha segnato un'epoca con un racconto preciso della commedia all'italiana"

Carlo Conti ha più volte ricordato anche Ginevra, la figlia di Francesco Nuti, che gli dava "l'amore più grande".

Carlo Conti ha affidato a Fanpage.it il suo ricordo di Francesco Nuti, scomparso il 12 giugno 2023 dopo un “calvario infinito, molto doloroso, che non meritava” seguito all’incidente domestico che, nel 2006, gli causò un ematoma cranico. Conti, insieme agli altri amici Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni e Marco Masini, ha sempre voluto tenere vivo il ricordo dell’arte e della comicità di Nuti dopo la scomparsa dell’attore dalle scene.

“Il mio pensiero e l’abbraccio più grande vanno a Ginevra, sua figlia”

“C’è poco da dire in questi momenti, Francesco stava male da tanto tempo, è una notizia che non avremmo mai voluto ricevere. Il mio pensiero e l’abbraccio più grande vanno subito a Ginevra, sua figlia, continuerà a vivere nel suo cuore più che in quello di tutti noi. Credo anche, e non vorrei essere frainteso, che se per caso ha commesso qualche peccatuccio nella sua vita, con questo calvario li ha abbondantemente scontati tutti”, ha dichiarato Carlo Conti, che ha poi voluto ricordare il 59esimo compleanno di Francesco Nuti, festeggiato al Mandela Forum di Firenze con 8.000 persone accorse ad abbracciarlo e celebrarlo.

“Una standing ovation mossa da un misto di gioia, entusiasmo e nodo alla gola, che gli diedero la forza di alzarsi in piedi dalla sedia a rotelle mentre Ginevra cantava la canzone Sarà per te. L’immagine che ho di lui rimane questa, segnata dal sorriso nella sua ultima apparizione pubblica, perché di lì a qualche mese le sue condizioni peggiorarono ancora”, ha detto Conti. Ginevra, che lo avvolgeva “dell’amore più grande”, è stata centrale nel ricordo del conduttore.

“L’ultimo ricordo bello e personale che ho di lui è di una cena che facemmo con Leonardo Pieraccioni a Roma”

Secondo Carlo Conti, nonostante l’isolamento, Francesco Nuti riusciva a percepire di non essere stato dimenticato, nonostante il conduttore creda che abbia “vissuto le sue lotte interiori e, nonostante il successo e l’enorme ritorno di pubblico, in certi momenti si è sentito molto solo“.

“I suoi film resteranno per sempre, ha segnato un’epoca con un racconto preciso della commedia all’italiana. Con Pieraccioni, Panariello e Masini abbiamo fatto il minimo per affetto e stima professionale. Francesco Nuti ci ha fatto ridere tanto, con i Giancattivi sono stati la generazione prima della nostra. Apripista insieme a Paolo Poli, Roberto Benigni e tanti altri. Io, Leonardo e Giorgio siamo cresciuti con la loro comicità, sono sempre stati un faro, un punto di riferimento”, ha spiegato Conti. Secondo il conduttore, “la prima cosa da fare sarebbe intitolargli una strada, a Firenze come nella sua Prato. Appena però tutta questa tristezza cederà il passo”.

Francesco Nuti era un uomo molto combattuto, ha vissuto mille fasi. L’ultimo ricordo bello e personale che ho di lui è di una cena che facemmo con Leonardo Pieraccioni a Roma, di fronte a un buon vino rosso, in un momento tranquillo e sereno, durante il quale stava riprendendo in mano le redini della sua vita. Di lì a pochi mesi ebbe quel terribile incidente domestico che gli cambiò per sempre la vita, ma la goliardia di quella sera la porterò con me per sempre“, ha concluso Conti.

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