Una vicenda che ha dell’incredibile. Soprattutto sapendo che i protagonisti sono uomini di chiesa, persone che, si sa, nell’immaginario comune sono impersonificazione di bontà, pacatezza e gentilezza. Tuttavia, non può dirsi lo stesso per un’aspirante suora di 37 anni. La donna, infatti, in preda a un raptus, ha colpito in testa con un mattone il prete della sua parrocchia. E’ successo nei pressi di Frosinone.
Aggressione in chiesa
E’ successo dopo le 18 di venerdì 22 febbraio 2019. I due ecclesiastici si trovavano nella sagrestia del monastero di Santa Maria dei Franconi, nel centro storico di Veroli. Autrice dell’aggressione, un’aspirante suora, una postulante di 37 anni.
I due, entrambi nigeriani, si conoscevano da tempo. Dopo aver celebrato la messa come ogni sera, il sacerdote, don Taddeo, è stato aggredito dalla donna. Le altre religiose hanno provato a tranquillizzarla, fermando a sua ferocia. Ma ogni tentativo è stato inutile. Come ogni venerdì, il prete si era recato per dare l’eucarestia alle benedettine. Quella sera però la connazionale ha iniziato a colpirlo ripetutamente con un mattone. L’uomo è stato trasferito in codice rosso all’ospedale Spaziani di Frosinone, dove i medici gli hanno dovuto suturare la ferita alla testa. Le sue condizioni sono nel frattempo migliorate.
Per il momento non è stata presentata alcuna denuncia. Sull’episodio indagano i carabinieri. La postulante, è stata fermata e interrogata dai carabinieri che stanno cercando di ricostruire la dinamica e individuare i motivi dell’aggressione che, secondo una prima ricostruzione, sarebbe legata al contenzioso su una catenina d’oro. Per il prete apparterrebbe al monastero, mentre l’aspirante sostiene sia sua.