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Gaza, l'allarme del capo missione di Medici Senza Frontiere: "La situazione è catastrofica"

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Il capo missione di Medici Senza Frontiere ha lanciato un allarme sulle condizioni dei feriti nella Striscia di Gaza

Preoccupano le parole di Leo Cans, capo missione di Medici senza frontiere, che opera da mesi nella Striscia di Gaza.

Gaza, parla il capo missione di Medici Senza Frontiere

I bombardamenti sono vicinissimi all’ospedale” ha dichiarato, aggiungendo “Avvertiamo le sparatorie, i razzi degli elicotteri, l’artiglieria pesante. Giorno e notte. È difficile abituarsi perché ogni volta mi chiedo: in questo bombardamento quanti bambini saranno morti? Quante donne, quanti civili? Quanti perderanno alcuni membri della famiglia e quanti resteranno amputati?“. L’operatore di MSF parla dall’ospedale Nasser a Khan Younis. Si tratta di uno degli obiettivi più colpiti dai raid israeliani dall’inizio del conflitto il 7 ottobre scorso. Il 15 gennaio Cans ha denunciato un attacco aereo poco distante dalla struttura sanitaria: “La situazione è catastrofica” ha scritto in un messaggio “due bambini, uno di 4 e 5 anni sono morti“.

Sfiorati i 25mila morti

Il ministero della Sanità di Gaza ha affermato che almeno 24.620 palestinesi sono morti negli scontri tra Israele e Hamas. Il 70% circa è costituito da donne e bambini, che sono rimasti uccisi nei combattimenti. Il ministero ha anche dichiarato ad Al Jazeera che Israele ha preso di mira il sistema sanitario dell’enclave, sottolineando che gli aiuti che sono entrati nella Striscia non sono sufficienti a soddisfare i bisogni sanitari di base e che il governo di Tel Aviv controlla il meccanismo di uscita delle persone che necessitano di cure mediche urgenti.

Hamas cerca un nuovo accordo per i prigionieri

Il gruppo terroristico ha dichiarato di non voler tenere i prigionieri israeliani ancora rinchiusi e di stare cercando un nuovo accordo per lo scambio. “Alla fine Israele sarà costretto a fare un accordo perchè non è riuscito, durante più di cento giorni di guerra, a recuperare nessun prigioniero con la forza” ha commentato Musa Abu Marzouk all’agenzia di stampa Sputnik. L’esponente dell’ufficio politico di Hamas ha anche aggiunto che hanno molto apprezzato il sostegno del gruppo Houthi al popolo palestinese e tutti gli sforzi volti a porre fine alla guerra di Israele nella Striscia.