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Gentiloni contestato a Napoli: manifestanti respinti al porto

Gentiloni

Stamane a Napoli, il Premier Gentiloni è stato contestato da alcuni manifestanti. Questi sono stati respinti dalla polizia fino alla zona del porto.

Al momento al teatro Mercadante di Napoli è in corso una conferenza tenuta dal premier Gentiloni. Il tema della conferenza è su Giovani e il Sud. Il convegno è stato organizzato da Il Mattino. Gentiloni vi figura come ospite. Un tema caldo che indaga sulle possibilità di investimento nel Meridione, dove la disoccupazione giovanile è più alta che nel resto d’Italia. Mentre la conferenza si svolge in tutta calma, all’esterno del teatro il premier viene contestato da un gruppo di giovani appartenenti ai diversi centri sociali presenti nella città. Portano manifesti e striscioni. Chiedono di poter lavorare. Molti infatti sono disoccupati. Qualcuno grida come slogan “Via da Napoli!“. Un fumogeno vola. Qualcuno tenta di spezzare il cordone delle forze di sicurezza. Seguono degli scontri con gli uomini della polizia di stato, intervenuti per bloccare che la manifestazione di piazza interrompa il convegno.

I manifestanti vengono respinti via, lontano dal Mercadante, giù fino alla zona del porto. Sui social come Twitter si parla di due (o tre) cariche ingiustificate da parte della polizia. Uno dei manifestanti è stato portato in questura. Nonostante i piccoli tafferugli, il premier è giunto senza problemi al Teatro Mercadante. Un’accoglienza calorosa, scrive ironicamente qualcuno. Alcuni manifestanti hanno riferito di volersi solo avvicinare al Teatro, cosa loro impedita con la forza dagli uomini della polizia.

Gentiloni parla

Piccole manifestazioni che non bloccano la corsa del premier verso il convegno. Qui, come ospite d’onore è invitato a parlare. Insieme a lui sono presenti Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria. I ministri dello Sviluppo economico Carlo Calenda e della Coesione territoriale Claudio De Vincenzi. Le parole del presidente del Consiglio sono chiare. Questo è per lui un momento propizio per fare investimenti sui territori del Meridione d’Italia. Ci sono, secondo Gentiloni, tutte le condizioni necessarie per dare una risposta positiva ai problemi dei giovani. Problemi principalmente sorti sul fronte del lavoro. Andare all’estero non sarà più una condanna, un’abbandonare la terra natia per trovare qualcosa di meglio. Occorre sfruttare questa occasione di investimento. “Avere 20 anni al Sud: le ragioni per restare.” questo il titolo del convegno al Mercadante (iniziato alle 10.30 di stamane).

Si è poi augurato che le prossime manovre non siano solo fumo negli occhi degli italiani, ma portino a un concreto miglioramento delle condizioni del Paese. In aggiunta sono state spese alcune parole sulla Cassa del Mezzogiorno e sulla Legge di Bilancio. Ha poi detto, in ultimo, che ci vorrà del tempo ché il Sud possa vittoriosamente cogliere i frutti positivi che scaturiranno da queste politiche. Risulta chiaro per il premier la necessità di non dimenticarsi dell’esistenza della questione Meridionale. Presa di coscienza che impone da sempre una strategia di pianificazione degli investimenti quasi sempre disattesa o andata incontro a fallimenti più o meno eclatanti nel corso della storia recente del Paese.