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Gimbe, il monitoraggio settimanale: ancora in calo ricoveri (-26,7%) e decessi (-28,3%)

covid cartabellotta

Il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe ha rilevato un'ulteriore diminuzione di nuovi casi, ricoveri e decessi.

Stando al consueto monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, negli ulimi sette giorni sono diminuiti sia i ricoveri in ospedale (-27,6%) che i decessi (-28,3%). Rispetto al periodo precedente gli esperti hanno rilevato un’ulteriore diminuzione di nuovi casi (-27,4%), dei casi attualmente positivi (-15,8%) e delle terapie intensive (-25,2%).

Il monitoraggio settimanale di Gimbe

Il presidente Nino Cartabellotta ha evidenziato che per l’undicesima settimana consecutiva si conferma il trend in discesa dei nuovi casi sia per la ridotta circolazione del virus, come dimostra la riduzione del rapporto positivi/casi testati, sia per la diminuzione dell’attività di testing. Da metà aprile sono in costante calo anche i decessi, che nell’ultima settimana si attestano in media poco sopra i 100 al giorno.

Il monitoraggio settimanale di Gimbe: gli ospedali

Quanto all’occupazione ospedaliera, grazie alle coperture vaccinali di anziani e fragili sta continuando il progressivo svuotamento dei posti letto. A livello nazionale sono occupate il 10% delle postazioni disponibili in area medica e l’11% di quelle in terapia intensiva, con tutte le regioni sotto le soglie di allerta.

Dal picco del 6 aprile i posti letto occupati in area medica sono scesi da 29.337 a 6.192 (-78,9%) e quelli in terapia intensiva da 3.743 a 989 (-73,6%).Gli ingressi in terapia intensiva, come spiegato dal direttore operativo della Fondazione Marco Mosti, scendono da 9 settimane con una media mobile a 7 giorni che si attesta a 36 ingressi/giorno.

Il monitoraggio settimanale di Gimbe: le criticità

In questa fase di diminuita circolazione del virus e allentamento della pressione sugli ospedali sono due le criticità rilevate. Da un lato l’effettuazione di un numero ridotto di tamponi che attesta la rinuncia al tracciamento dei casi, dall’altro una rilevante eterogeneità regionale nell’attività di sequenziamento. Il numero di persone testate settimanalmente, stabile sino alla prima decade di maggio, si è ridotto nelle ultime 3 settimane da 662.549 a 439.467 (-33,7%).

Cartabellotta ha infatti evidenziato, come già fatto da Crisanti, che i criteri per conquistare e mantenere la zona bianca, introdotti con il dl 18 maggio 2021 n. 65, disincentivano le Regioni a potenziare le attività di testing e a riprendere il tracciamento “proprio nel momento in cui i numeri del contagio permetterebbero di utilizzare un’arma mai adeguatamente utilizzata“.