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Guida Feltrinelli: non restate a Napoli e Caserta. Polemica

Caserta

Fa indignare le istituzioni partenopee quanto scritto in una guida edita da Feltrinelli, che descrive Napoli in mano alla camorra e Caserta "anonima".

Nella guida turistica “Italia del sud e Isole” edita da Feltrinelli il territorio a nord di Napoli è descritto come “irrimediabilmente poco attraente, dominato dalla camorra e a volte chiamato triangolo della morte” in cui è meglio “non soffermarsi”. Né Caserta né la sua Reggia vengono risparmiate, la prima descritta come “città anonima” e la seconda bollata come “una struttura piuttosto monotona”.

La guida contro Napoli e Caserta

E’ polemica per come la guida turistica “Italia del sud e Isole” edita da Feltrinelli descrive i territori di Napoli e dintorni. Come riporta il Mattino, all’interno del volume si leggerebbe infatti: “…attratti dalla costa, sono pochi i visitatori che si dirigono nell’entroterra. In realtà il territorio subito a nord di Napoli è irrimediabilmente poco attraente, trattadosi per lo più di una distesa di sobborghi poco entusiasmanti. – e ancora – Quasi del tutto dominato dalla camorra e a volte chiamato triangolo della morte, non è un’area in cui soffermarsi; anzi la cosa migliore da fare è attraversarlo senza fermarsi e raggiungere Caserta, appena a Nord del suddetto territorio, ove un’ovvia attrazione è la grande Reggia con il suo parco…”.

La guida però spende parole dure anche per la Caserta “incongruamente circondata da una serie di complessi industriali e magazzini che si estendono fino a Napoli”. Nel libro si sottolinea come la città sia “nota come la Versailles di Napoli per la sua vasta Reggia settecentesca” definendola però “l’unica attrazione di questa città moderna per il resto anonima“. Anche la Reggia in realtà non sembra essere molto apprezzata a chi ha scritto la guida, poiché bollata come “una struttura piuttosto monotona nella quale la dimensione supplisce all’ispirazione artistica”.

Una volta appresa la notizia, il sindaco di Caserta Carlo Marino, il presidente della provincia Giorgio Magliocca e il consigliere regionale Zinzi hanno dato quindi mandato ai legali per difendere Napoli e tutto il territorio provinciale.

La lettera del sindaco di Caserta

“La Guida Feltrinelli parla in maniera offensiva ed infamante del territorio casertano, utilizzando i più biechi e razzisti luoghi comuni sulle nostre realtà. Non lo accetto, da Sindaco, ma prima ancora da cittadino” tuona su Facebook Carlo Marino, il quale ha spedito a Carlo Feltrinelli, Presidente del Gruppo Effe2005, una lettera per rappresentargli la sua “rabbia e indignazione”. Il sindaco sottolinea infatti che nella guida il territorio casertano è stato descritto in maniera “profondamente falso e lesivo dell’immagine di chi la abita”.

“Sappiamo benissimo che esistono dei pesanti problemi nelle aree della nostra provincia, nessuno nega i fatti. – ammette – Tuttavia, una narrazione diffamatoria e intrisa dei peggiori stereotipi antimeridionali non rende giustizia a questa meravigliosa terra”. In merito al “triangolo della morte” e la “dominazione della camorra” nell’area a nord di Napoli che comprende Aversa e l’Agro citata nella guida, Marino denuncia il “linguaggio offensivo, figlio dei peggiori stereotipi razzisti che hanno penalizzato e spesso condannato col marchio di infamia un territorio ricco di risorse e di persone perbene, che da anni si impegnano quotidianamente per superare quei problemi che affliggono questa comunità, ma che in buona parte sono stati superati”.

“Questa è ‘Terra di Lavoro’, terra felix, di opportunità, di risorse, di cui siamo tutti profondamente orgogliosi. – assicura invece – La nostra città di Caserta, poi, viene tratteggiata come una ‘città anonima e incongruentemente circondata da una serie di complessi industriali e magazzini’.

Il patrimonio mondiale dell’Unesco

“In questo modo viene compiuto prima di tutto un errore di carattere urbanistico, figlio di un’evidente ignoranza dei luoghi, dal momento che la struttura della nostra città non è affatto quella da voi descritta” precisa il sindaco. “Ma lo sa prosegue sempre rivolto a Carlo Feltrinelli – che abbiamo il Palazzo Reale più bello del mondo??”. “La Reggia di Caserta, che è parte integrante della nostra città, che è il simbolo della nostra comunità di cui siamo più orgogliosi, da molti è considerata superiore a Versailles e a qualsiasi altra dimora reale del pianeta” ricorda quindi.

“E sa che a comporre il sito patrimonio mondiale dell’Unesco della nostra città, accanto alla Reggia, ci sono il Belvedere di San Leucio, luogo di una bellezza incantevole nonché esempio di una straordinaria visione sociale ed economico-produttiva messa in campo dai Borbone, e l’Acquedotto Carolino, capolavoro di ingegneria idraulica frutto del genio del Vanvitelli?” osserva ancora Carlo Marino.

“Lei probabilmente non sa che disponiamo di un Borgo medioevale, chiamato Casertavecchia, che costituisce l’antica città di Caserta, che è tra i meglio conservati d’Italia ed ospita ogni anno uno dei Festival più longevi ed importanti del Meridione” precisa quindi.

La vocazione turistica

“La vostra Guida definisce ‘anonima‘ una città come la nostra che ospita quasi 2 milioni di visitatori all’anno tra Reggia, Belvedere di San Leucio, Casertavecchia e tutti gli altri meravigliosi luoghi di cui disponiamo” puntualizza quindi il primo cittadino di Caserta. “La nostra è una città con un sistema di accoglienza turistica all’avanguardia, – chiarisce – con delle strutture recettive di prim’ordine, con degli operatori del settore che lavorano ai massimi livelli, con grandi sacrifici ed eccellenti risultati. Abbiamo tutto l’anno eventi legati alla convegnistica, allo sport (nel 2019 saremo sede delle Universiadi) e ospitiamo spettacoli (come recentemente avvenuto alla Reggia e al Belvedere) di livello internazionale, con artisti del calibro di Uto Ughi e Jonas Kaufmann“.

“Oltre a non contenere tutte queste informazioni, la Guida non solo critica maldestramente perfino la Reggia, come non farebbe nemmeno il più sprovveduto degli osservatori, ma omette di citare alcuni grandissimi capolavori facenti parte del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico del nostro territorio” evidenzia.

“Penso all’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere (il più grande d’Italia dopo il Colosseo), – elenca – al Museo Campano di Capua, che custodisce alcuni reperti di straordinario valore di epoca preromana, alla Basilica di Sant’Angelo in Formis o all’eccezionale dotazione artistica dell’era normanna di cui è ricca la città di Aversa. Senza contare il Litorale Domizio, con i suoi 43 km ininterrotti di costa, o il Matese, con paesaggi mozzafiato tra colline e montagne. A tutto ciò vanno aggiunte le innumerevoli eccellenze enogastronomiche presenti in ogni zona della nostra provincia”.

L’invito a Carlo Feltrinelli

“E voi cosa fate? Considerate ‘anonima’ la nostra città e ne sconsigliate la visita? Vergogna, vergogna, vergogna!” dichiara quindi il sindaco Carlo Marino a conclusione della sua lunga lettera. “Dispiace – aggiunge – che un gruppo editoriale quale quello che lei presiede, uno dei più importanti nel panorama italiano ed europeo, adoperi simili toni, degni di una propaganda antimeridionale, in genere usata da chi nei nostri territori non ci è nemmeno mai venuto”.

“Invito lei, i suoi dipendenti e i suoi collaboratori a compiere una visita (reale, stavolta) del nostro territorio. – esorta quindi – Sono convinto che alla fine converrà con me che la recensione contenuta nella vostra Guida sia del tutto fuorviante, oltre che sgradevole e fortemente offensiva nei confronti di un territorio meraviglioso quale è il nostro”.