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Reddito di cittadinanza 2019: il metodo di calcolo e gli importi

reddito di cittadinanza

Entro la fine di aprile dovrebbero partire i primi pagamenti del reddito di cittadinanza: vediamo come calcolare gli importi

I moduli Inps per la richiesta del reddito di cittadinanza sono stati da poco aggiornati. Il decreto legge numero 4 contiene, infatti, tutte le informazioni necessarie: requisiti, bando, importo e calcolo. Questa nuova misura introdotta dal governo giallo-verde intende sostenere le famiglie in difficoltà. Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, il reddito di cittadinanza è legge: molti italiani, però, non sanno come calcolare gli importi. Vediamo come fare.

Reddito di cittadinanza 2019: gli importi

Secondo le disposizioni di legge, non esiste un importo fisso per il reddito di cittadinanza: quest’ultimo, infatti, varia al variare della situazione economica della famiglia che lo richiede. L’articolo 3 del decreto legge specifica che questa misura si compone di due parti. La prima è un’integrazione fissa fino a un massimo di 6.000 euro; la seconda, invece, è un’integrazione pari all’ammontare del canone annuo di locazione per le famiglie che sono in affitto. In questo caso, l’importo massimo non può superare i 3.360 euro. Infine, è prevista un’ulteriore integrazione di massimo 1.800 euro riservata ai nuclei familiari che risiedono in una casa di proprietà e devono sostenere un mutuo.

Reddito di cittadinanza 2019: il metodo

Dopo aver descritto il funzionamento del reddito di cittadinanza occorre chiarire il metodo utilizzato per effettuare i calcoli degli importi. Nelle famiglie composte da più persone, l’integrazione del reddito viene moltiplicata per il parametro della scala di equivalenza. Questo dato si differenzia sulla base dei componenti familiari. I casi possibili sono due: +0,4 per ogni componente familiare di età superiore ai 18 anni successivo al primo; oppure +0,2 per tutti i componenti minorenni. Al capofamiglia, infine, è assegnato il valore 1. I vari coefficienti vanno poi moltiplicati per l’indicatore della povertà, ovvero l’importo pari al massimo a 6.000 euro: il risultato, infine, andrà diviso per le 12 mensilità. L’importo finale, però, deve essere pari almeno a 480 euro e non deve superare i 9.360 euro annui, che corrispondono ai famosi 780 euro mensili.

Reddito di cittadinanza 2019: alcuni esempi

Sul sito ufficiale del governo è disponibile una tabella riassuntiva per valutare i singoli importi destinati alle famiglie beneficiare della misura. Inoltre, sono riportati alcuni esempi che possono aiutare a comprendere il funzionamento del reddito. Vediamo insieme i casi possibili. Una persona che vive da sola potrà beneficiare fino ad un massimo di 780 euro al mese: questo importo si compone di 500 euro di integrazione al reddito e 280 euro di contributi per l’affitto. Nel caso in cui l’individuo debba far fronte al pagamento di un mutuo, il secondo valore scende a 150 euro. Invece, una famiglia composta da due genitori e due figli entrambi minorenni avrà diritto a 1.180 euro di reddito al mese. In questo caso 900 euro costituiranno l’integrazione, mentre i restanti saranno contributi per l’affitto o il mutuo. Infine, una famiglia composta da due genitori, un figlio minorenne e uno maggiorenne potrà godere di un reddito pari a 1.280 euro, dei quali 1.000 di integrazione e 280 di contributi (o 150 in caso di mutuo).