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I dettagli sul Decreto lavoro del governo Meloni: via il bonus 500 euro per i contratti a termine

La premier Giorgia Meloni

Cosa non è piaciuto a tutti in ordine ai dettagli sul Decreto lavoro ed alle risorse effettive attraverso cui avrebbe effetto sugli italiani

Dopo il Consiglio dei Ministri che lo ha varato e le sedute parlamentari che lo hanno approvato con le proteste di opposizioni e sindacati il Decreto lavoro è stato pubblicato come da norma in Gazzetta Ufficiale ed i dettagli sono finiti al centro di polemiche ulteriori, specie sulle risorse solo fino al 31 dicembre in ordine al taglio del cuneo fiscale. Luigi Marattin di Italia Viva, ad esempio, che del partito di Matteo Renzi è il responsabile economico, sui social è critico contro le voci di impegno contenute nel testo della misura.

I dettagli sul Decreto lavoro e le risorse

Ed ha scritto che “la relazione tecnica all’articolo 39 ufficializza che il governo ha stanziato risorse solo sul 2023 pari a 3,4 miliardi per ridurre il cuneo contributivo dal 1 luglio al 31 dicembre ai redditi inferiori ai 35 mila euro lordi annui. Non ci sono risorse sugli anni seguenti”. Il preambolo era stato ironico in merito all’annuncio dato da Giorgia Meloni da Palazzo Chigi nel video del Primo Maggio: “Ora possiamo verificare a quanto ammonta davvero il ‘più grande taglio di tasse sul lavoro degli ultimi decenni’”.

Via il bonus 500 euro per i contratti a termine

E Repubblica è critica sulla misura che ha annoverato anche la “stretta al Reddito di cittadinanza con la trasformazione in Assegno di inclusione e Supporto per la formazione”. Quali sono le voci specifiche che non hanno trovato gradimento? La liberalizzazione dei contratti a termine con la revisione delle causali in retromarcia rispetto al decreto Dignità voluto dal M5S. Poi il taglio al cuneo fiscale da 4 miliardi ed il fatto che pare sia saltato “il bonus da 500 euro per i contratti a termine non rinnovati e la cigs Alitalia. Lo scivolo pensionistico del contratto di espansione non viene prorogato fino al 2025”.