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Il cappotto della senatrice Cinzia Leone era stato davvero rubato a Montecitorio?

Cinzia Leone

Il cappotto della senatrice Leone era stato davvero rubato a Montecitorio? Pare proprio di no, solo uno smarrimento a cui hanno rimediato i commessi

Il cappotto della senatrice Cinzia Leone era stato davvero rubato a Montecitorio? A dire il vero no, visto che nella tarda serata di due giorni fa la senatrice è stata contattata dai commessi della Camera che le hanno comunicato il ritrovamento del soprabito. 

Il cappotto di Leone era stato rubato? Pare proprio di no, solo smarrito

Quindi di fatto il cappotto della parlamentare era stato dimenticato da qualche parte o quanto meno individuato da qualche commesso e messo da parte. Ecco perché si è scatenata una sorta di bufera social sulla Leone che invece sul suo account Facebook aveva denunciato il furto e criticato aspramente un ambiente dove a suo dire avrebbero dovuto agire persone specchiate, non potenziali ladri. 

Le ore concitate dell’elezione di Mattarella e il “furto” che furto non era

Nelle ore dell’elezione bis di Sergio Mattarella la Leone aveva poggiato il suo cappotto su un divano del Transatlantico e non lo aveva ritrovato più. E dopo le critiche social la Leone si era difesa: “Mi hanno soffiato il cappotto venerdì scorso quando avevo un importante appuntamento con mio marito dopo la votazione per prenderci un caffè, in una Roma gelida alle sette di sera ed io ancora convalescente per effetto del long Covid (una leggera bronchite, per carità)”. 

La replica della Leone alle polemiche sui social: “Cosa ne sa la gente del valore di un oggetto?”

E ancora: “Cosa ne sa la gente del valore che tu metti dentro un cappotto, le emozioni che ricopre, i sacrifici che comporta. Non è solo una questione di principio , c’è dell’ altro”. Poi la Leone ha chiosato: “C’è il fatto che sono rimasta delusa, anche questa volta, non tanto dai commenti degli odiatori seriali, magari prezzolati, ma dalle donne che non mi hanno capito in questo mio sgomento, ed il silenzio di chi mi conosce e sa quel che faccio. Questo mi amareggia”.