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“Il Donbass non ci basta più, l’Ucraina meridionale deve diventare tutta russa”

Le nuove mire della Russia sono sull'Ucraina del sud

Le nuove mire di Mosca certificate da uno che per Mosca ci lavora in ambito strategico parlano di appetiti cresciuti: “Il Donbass non ci basta più"

In una intervista al Corriere della Sera Dmitry Rodionov ha certificato quello che era intuibile ormai da settimane: “Il Donbass non ci basta più, l’Ucraina meridionale deve diventare tutte russa”. Il consulente della Difesa di Mosca “svela” perciò la strategia di Vladimir Putin dopo la prima fase. Il 41enne Dmitry Rodionov, che ha un omonimo e quasi omologo in Ucraina, ricopre il ruolo di direttore del Centro di ricerche geopolitiche dell’Istituto dello Sviluppo innovativo.

“No, il Donbass non ci basta più”

Si tratta dello spot che fornisce studi e analisi al ministero della Difesa. Radionov è un tipo atletico e spiccio, insomma è il classico rappresentante di un muscolarismo di indole che deve trasparire anche dall’estetica di chi lo incarna in ambito diplomatico e geopolitico. E ha detto: “Se l’Ucraina non sarà denazificata e demilitarizzata fino in fondo questa Operazione militare speciale verrà ricordata come un fallimento”. E perciò, a parere di Radionov, “Bisogna solo andare avanti”. La domanda sul come è sorta spontanea, anche a contare le evidenti difficoltà tattiche e strategiche delle truppe della Federazione Russa.

La nuova strategia per l’intero sud

Il vero problema però non è tanto fin dove non si sia saputo spingere l’esercito di Mosca, ma cosa ha comportato nelle mire geopolitiche e nelle nuove strategie di Vladimir Putin questo suo ansimare. Radionov lo ha detto moto chiaramente: ha comportato un cambio radicale di obiettivi: “Mesi fa noi abbiamo ricevuto il compito di studiare diversi progetti teorici di spartizione dell’Ucraina”. Poi l’ammissione secca: “Tuttavia il primo, ovvero la semplice liberazione del Donbass, ormai è da considerarsi superato dagli eventi”. Da quelli e, il consigliere lo dice con un po’ di rammarico, “dall’ostinazione del regime di Kiev nel procrastinare la resa.” Insomma, l’Ucraina del sud deve entrare “nello spazio russo”.