Linda Giuliani Sono 5.047.028 i migranti regolari in Italia, 20.875 in più rispetto al 2015, ma secondo le statistiche fra 50 anni costituiranno un terzo della popolazione del Paese.
Immigrazione in Italia, il Dossier 2017
I dati relativi all’immigrazione in Italia, aggiornati al 31 dicembre 2016, sono stati resi noti oggi a Roma in occasione della presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2017, a cura del Centro studi Confronti e del Centro Studi e Ricerche Idos, che sin dall’anno della sua fondazione, nel 2004, si occupa delle stime nel campo dei flussi migratori. Lo scopo del rapporto è quello di fornire un quadro il più possibile completo sul fenomeno migratorio in Italia. Nato nel 1991, il Dossier Statistico immigrazione si pone infatti l’obiettivo di mettere insieme dati e numeri dell’immigrazione. Un lavoro impegnativo che, partendo da dati statistici aggiornati, restituisce la fotografia di una Italia multietnica e multiculturale.
Quest’anno la realizzazione dell’annuario socio-statistico ha interessato più di 130 autori del mondo accademico, sociale, associativo e istituzionale, che si sono messi in campo per contribuire a redigere le varie parti del volume (internazionale, nazionale e regionali).
Veniamo ai numeri: tra le città metropolitane con il maggior numero di residenti stranieri troviamo Roma, in testa con 544.956 abitanti provenienti da altri Paesi e, in seconda posizione, Milano. Il capoluogo lombardo ne conta infatti 446.923, su una popolazione totale di oltre 1,3 milioni di abitanti.
Sempre secondo quanto rivela il Dossier di Idos e Confronti, i migranti produrrebbero l’8,8 per cento della ricchezza complessiva del nostro Paese, ovvero circa 127 miliardi di euro. Intanto torna a salire il numero di italiani che espatriano: nel corso del 2016 circa 285mila persone, soprattutto giovani, hanno deciso di lasciare il Paese per trasferirsi all’estero.
L’italia tra 50 anni
Se da un lato sempre più italiani scelgono di vivere lontano dal Paese d’origine, dall’altro ci sono molti stranieri che scelgono proprio l’Italia come Paese “d’adozione”. A dirlo sono i numeri: oggi in Italia risiedono regolarmente 3.5 milioni di persone provenienti da Paesi non membri dell’Unione Europea. Un dato che, secondo le stime del Centro Studi e Ricerche Idos, sarebbe destinato a crescere.
A parlare è la statistica: a fronte di un aumento dei flussi migratori, Idos e Confronti stimano che tra circa 50 anni un terzo della popolazione italiana sarà costituita per un terzo da persone originarie di altre nazioni: 14,1 milioni residenti stranieri e 7,6 milioni di cittadini italiani di origine straniera.
Sebbene il Bel Paese spicchi nelle politiche relative all’accoglienza dei migranti, in tema di integrazione ci sarebbe ancora molta strada da percorrere. Proprio su questo tema infatti il Dossier Statistico Immigrazione 2017 definisce l’Italia come “Un cantiere in cui i lavori risultano in ritardo e talvolta neppure avviati”.
Nell’introduzione del rapporto, scritta a quattro mani dal presidente di Idos Ugo Melchionda e da Claudio Paravati, si invita a guardare all’immigrazione come a uno dei fattori chiave dello sviluppo umano, sociale, demografico ed economico.
