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Incidente Casal Palocco, fiaccolata per Manuel: lo youtuber in settimana dal Gip

incidente Casal Palocco

La fiaccolata organizzata per Manuel ha coinvolto tutti. Intanto, le indagini vanno avanti e lo youtuber andrà davanti al Gip.

Nella serata del 25 giugno si è tenuta una fiaccolata in ricordo del piccolo Manuel. Intanto, le indagini sull’incidente di Casal Palocco continuano, e lo youtuber Matteo Di Pietro si presenterà in settimana davanti al Gip.

Incidente Casal Palocco, fiaccolata per il piccolo Manuel

Nella serata del 25 giugno si è tenuta una fiaccolata in ricordo del piccolo Manuel Proietti, il bimbo di 5 anni che, lo scorso 14 giugno, ha perso la vita nell’incidente di Casal Palocco, tra il Suv Lamborghini guidato dallo youtuber Matteo Di Pietro, e la Smart su cui viaggiava con la mamma e la sorellina. Migliaia di persone, vestite di bianco, si sono ritrovate davanti all’asilo del piccolo, accanto a dove è avvenuto l’incidente. I cittadini volevano stare vicino alla famiglia e dare un segnale, perché “una cosa così non accada mai più“. Presenti anche le istituzioni, come il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, e il presidente del Municipio X, Mario Falconi. Presente anche la senatrice Cinzia Pellegrino, responsabile nazionale del Dipartimento Vittime di FdI.

Incidente Casal Palocco: youtuber in settimana dal Gip

Matteo Di Pietro avrà il primo confronto con gli inquirenti dopo la misura cautelare degli arresti domiciliari applicatagli venerdì su disposizione del gip. All’inizio di questa settimana il giovane comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia. Per la prima volta il giovane, a meno che non deciderà di avvalersi della facoltà di non rispondere, dovrà fornire la sua versione su quanto avvenuto il 14 giugno. Le esigenze cautelari che hanno portato all’arresto del ragazzo sono legate al pericolo di inquinamento probatorio e al pericolo di fuga. Il gip ha accolto l’impianto accusatorio dei pm che hanno raccolto elementi a carico dell’indagato nel cui sangue sono state trovate tracce di cannabinoidi. Nelle prossime settimane arriveranno i primi risultati della consulenza dei magistrati su telefonini e sulla velocità del Suv.