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Investito e ucciso da un treno alla stazione di Monza: morto 43enne

Traffico rallentato alla stazione di Monza

Investito e ucciso da un treno alla stazione di Monza: morto 43enne forse autore di un gesto insano. Sul posto soccorsi e forze dell'ordine

Investito e ucciso da un treno alla stazione di Monza: morto un 43enne, forse autore di un insano gesto, e traffico rallentato dopo il drammatico incidente verificatosi fra i binari 1 e 2 dello scalo ferroviario in via Arosio. A darne menzione è un comunicato specifico rilevabile sul sito di Trenord. La nota recita che “a causa di un investimento di persona nei pressi della stazione di Monza e del conseguente intervento delle Autorità competenti per gli opportuni rilievi, i treni della linea sono previsti con ritardi medi di 30 minuti”. Il nodo è quello dei rilievi che le forze dell’ordine stanno effettuando dunque: secondo le disposizioni della magistratura competente infatti il luogo di un dramma che necessita di verifiche ufficiali in punto di procedura deve essere “congelato” allo stato dell’arte quanto più vicino possibile a quello del momento del fatto. 

Investito e ucciso da un treno alla stazione di Monza: i rilievi

È inevitabile perciò che una procedura del genere, quanto mai necessaria, in caso di uno scalo ferroviario dove tutto è regolato dagli incastri temporali, possa comportare degli sfasamenti di orario. Ad ogni modo subito dopo la tragedia e dopo l’allerta ai soccorsi delle 8.50 del mattino sono intervenuti un’ambulanza con annessa auto medica, una squadra dei Vigili del fuoco e gli agenti in forza al distaccamento Polfer di Monza. I soccorritori purtroppo non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 43enne, che nell’impatto con il convoglio, come purtroppo insegnano le cronache ricorrenti, ha riportato politraumi diffusi che non gli hanno lasciato scampo alcuno. 

Investito e ucciso da un treno alla stazione di Monza: ipotesi suicidio

La dinamica esatta dell’incidente è ora al vaglio degli accertamenti messi in opera dall’autorità giudiziaria. Sono molte le fonti media locali che parlano di un gesto volontario ed insano alla base del sinistro, ma solo e soltanto le ulteriori verifiche della magistratura potranno far luce su questo aspetto. Quello di farla finta buttandosi sotto ad un treno è un gesto purtroppo molto comune nelle persone in preda alla disperazione, ma al momento e sul caso di specie non ci sono certezze.

Investito e ucciso da un treno alla stazione di Monza: le verifiche

Aspetto che rimanda molto agli elementi che la magistratura sta raccogliendo sullo “storico” della vittima, cioè sul suo vissuto. L’ipotesi più probabile resta comunque quella di un drammatico gesto volontario. In queste ore la magistratura sta decidendo sull’opportunità di un accurato esame tanatologico che vada oltre la semplice ispezione cadaverica esterna, vale a dire per un’autopsia completa. Ad ore potrebbe essere affidato l’incarico e notificata la decisione ad eventuali congiunti che dovranno nominare un consulente tecnico di parte.