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Juventus-Marchisio, rescissione dopo 25 anni in bianconero

Marchisio, rescissione con la Juventus

Il club e il giocatore hanno risolto il contratto. Il "Principino" entrò nella Juve a 7 anni, e fu decisivo nella risalita dopo la Serie B.

Non soltanto Cristiano Ronaldo: nell’estate del “colpo del secolo”, oltre ad accogliere il fenomeno portoghese e gli altri nuovi acquisti giunti alla corte di Allegri, i tifosi della Juventus devono anche fare i conti con alcuni addii particolarmente importanti. Alla fine della scorsa stagione era arrivato quello annunciato di Gianluigi Buffon, con la successiva decisione di accasarsi al Paris Saint-Germain a inizio luglio. La giornata di chiusura del calciomercato estivo, venerdì 17 agosto, è poi iniziata con un altro annuncio inaspettato: il club torinese ha infatti annunciato di aver raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del contratto di Claudio Marchisio, che termina così la sua carriera in bianconero dopo 25 anni e una lunga serie di trofei conquistati. Il “Principino”, come viene chiamato dai tifosi juventini, era stato infatti una delle pedine fondamentali nel ritorno alla vittoria in Serie A della Juventus dopo la retrocessione in Serie B. Per il centrocampista adesso si aprono diverse piste, tra cui quelle che porterebbero a un’esperienza all’estero a conclusione di una grande carriera.

Juventus, addio a Marchisio dopo 25 anni

Per Claudio Marchisio, il gioco del calcio è stato da sempre indissolubilmente legato ai colori bianconeri, precisamente quelli della Juventus. A soli 7 anni, nel 1993, il centrocampista entrava infatti nelle giovanili del club più vincente d’Italia e nei successivi 25 anni non avrebbe più cambiato maglia, fatta eccezione per una stagione in prestito all’Empoli.

Marchisio è diventato un simbolo della Juventus perché è stato capace di imporsi nell’unica stagione di Serie B giocata dalla “Vecchia Signora”, nel 2006/2007, in seguito alla retrocessione dovuta al caso Calciopoli. A quel tempo, il 20enne centrocampista fece le sue prime presenze in bianconero, giocando parecchie partite in quel campionato che sancì l’immediato ritorno dei torinesi nel massimo campionato.

Seguì come detto un prestito in Toscana, e al suo ritorno Marchisio divenne il “Principino”, un professionista amato dai tifosi sia per le sue caratteristiche tecniche che per la sua serietà e dedizione in campo. Con queste qualità guidò la Juventus alla risalita, culminata nell’incredibile impresa centrata da Antonio Conte, che riportò la squadra allo Scudetto nel 2012, con un contributo decisivo del centrocampista italiano che in quel campionato realizzò ben nove gol.

Nelle successive stagioni Marchisio divenne perno dei bianconeri e della Nazionale italiana durante gli Europei 2012, in cui fu un titolare fisso della squadra che raggiunse la finale poi persa contro la Spagna.

Negli anni il centrocampista si è sempre ritagliato il suo spazio a dispetto di una forte concorrenza formata dai vari Vidal, Pogba, Pirlo e Khedira, dimostrandosi puntualmente una pedina preziosa per la squadra. La situazione è però cambiata nel 2016, quando Marchisio si ruppe il legamento crociato: la lunga assenza dai campi ha pesato molto sul suo status, passato da irrinunciabile a comprimario, complice il livello sempre in ascesa della rosa a disposizione di Allegri.

Dopo le ultime due stagioni caratterizzate da un utilizzo sempre minore, il club e il giocatore hanno deciso di separarsi nell’ultimo giorno di calciomercato dell’estate 2018, il 17 agosto. Un addio che lascia l’amaro in bocca a tanti tifosi ma che rappresenta probabilmente la soluzione migliore per un calciatore ancora capace e voglioso di dare il suo contributo altrove. In particolare, si parla già di una proposta del Montreal Impact, club militante nella MLS.

Rescissione Marchisio, il comunicato della Juventus

Per salutare quel campione che ha vestito la fascia di capitano della Juventus a più riprese il club ha pubblicato un lungo comunicato sul proprio sito, accompagnato da un video che mostra alcuni dei momenti di Marchisio in maglia bianconera.

“Si chiude oggi la storia di Claudio Marchisio con la Juventus, dopo la rescissione consensuale del contratto”, si legge nella nota della società. “Una storia lunga 25 anni, quelli trascorsi dal primo giorno in cui il Principino, un soprannome che avrebbe ottenuto solo molto tempo dopo, ma che già allora gli calzava a pennello, ha indossato per la prima volta la maglia bianconera. Lui ne aveva appena sette, una voglia matta di giocare e la testa piena di sogni“.

“Già allora, lo ha raccontato tante volte, sognava un giorno di continuare a vestire quella maglia, ma ‘tra i grandi’, in uno stadio vero, lottando per i trofei più importanti”, prosegue il comunicato. “E ce l’ha fatta: 389 volte, 18° bianconero di sempre. Quando ormai era già si era già affermato in Prima Squadra, diceva di dover segnare di più, perché anche per un centrocampista i gol sono importanti. Ne ha fatti 37, 10 in una sola stagione, la 2011/12, chiusa in doppia cifra come un attaccante di razza. Voleva vincere. E ha vinto: quattro Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane e i sette scudetti del Mito”.

“Quei sogni di bambino li ha realizzati. Eccome. E con lui abbiamo sognato tutti. Perché vederlo crescere e diventare, anno dopo anno, uomo, marito, padre è stato quanto di più gratificante ci potesse essere. Aver avuto la possibilità di accompagnarlo in questo suo percorso, scoprendolo campione, giorno dopo giorno, è stato un privilegio e un onore. […] Grazie di tutto Claudio! E in bocca al lupo!”.

Non si è fatta attendere la risposta del centrocampista, che tramite i social network ha espresso la sua emozione per la fine di un’avventura così lunga e ricca di soddisfazioni. Pubblicando una fotografia di sé stesso da bambino con già addosso la maglia bianconera, Marchisio ha scritto: “Amo questa maglia al punto che, nonostante tutto, sono convinto che il bene della squadra venga prima. Sempre”.