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La storia di Mauro Romano, il bambino scomparso in Puglia nel 1977

Mauro Romano storia

Di Mauro Romano, rapito nel 1977 mentre giocava, non si è mai trovato traccia: la sua storia dalla scomparsa ad oggi.

Tutta la storia di Mauro Romano, il bimbo di 6 anni scomparso nel 1977 mentre giocava fuori dalla casa dei nonni, dal giorno del rapimento alle ultime novità: la madre crede infatti che possa essere lo sceicco Mohammed Al Habtoor per via di due cicatrici per lei uguali a quelle di suo figlio. 

La storia di Mauro Romano

Era l’estate del 1977 quando alla famiglia era giunta la notizia della morte del nonno paterno di Mauro. I genitori del piccolo, residenti in Puglia, erano dunque partiti per la Campania per prendere parte alle esequie. Avevano portato con sé la figlia Simona mentre i fratelli Antonio, Mauro e Luca li avevano affidati alle cure dei nonni materni. 

Una volta tornati però i genitori non hanno più trovato il piccolo Mauro. Dopo qualche giorno hanno ricevuto la telefonata di un uomo che chiedeva loro trenta milioni: altrimenti avrebbe o seviziato o ucciso il bimbo. Costui ha chimato più volte fino a quando la Polizia è riuscita ad identificarlo e arrestarlo in flagranza di reato mentre stava tentando di estorcere denaro alla coppia. 

Nel frattempo le forze dell’ordine hanno trovato un batuffolo di ovatta presumibilmente utilizzato come tampone narcotizzante per rapire Mauro. L’esame ha però portato in un vicolo cieco e del piccolo non si è mai trovata alcuna traccia.

La testimonianza di un confratello

Tutto sembrava essere perduto quando nel 1998 i genitori ascoltano la testimonianza di un confratello su ciò che sarebbe accaduto quel giorno. Secondo il racconto Mauro stava giocando con altri bambini quando due uomini l’avrebbero rapito e portato via su un’auto bianca. Al momento di testimoniare davanti al giudice, l’uomo si è però tirato indietro. In un primo momento i genitori del bimbo non lo hanno denunciato perché “la nostra religione non consente ad un fratello di portare a giudizio un altro fratello”. Quando hanno scoperto però che non era più un Testimone di Geova, lo hanno citato in giudizio ma l’indagine viene archiviata. 

Le indagini sono proseguite senza sviluppi particolari fino al 2019, quando il telefonista che aveva tentato di estorcere denaro dalla madre e dal padre di Mauro viene accusato di pedopornografia su 18 bambini. Nel gennaio 2020 l’ultima svolta, consistente nel ritrovamento di piccole ossa vicino al luogo della sparizione che ha portato alla riapertura delle indagini da parte dei Romano.