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L'eredità del Libanese

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Roma. Flavio Simmi, 33 anni, imprdenditore, è stato freddato martedì mattina a colpi di calibro 9. La tragedia si è consumata in pochi attimi ed in pieno giorno, nel quartiere residenziale di Prati. Simmi è un nome che per gli investigatori (e per chi fosse dotato di buona memoria) non è cert...

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Roma. Flavio Simmi, 33 anni, imprdenditore, è stato freddato martedì mattina a colpi di calibro 9. La tragedia si è consumata in pochi attimi ed in pieno giorno, nel quartiere residenziale di Prati. Simmi è un nome che per gli investigatori (e per chi fosse dotato di buona memoria) non è certo nuovo: suo padre Roberto (oggi settantenne) ha un passato nella Banda della Magliana, organizzazione celebrata da una fortunata serie, Romanzo Criminale, adattamento per la Tv dell’omonimo libro di Giancarlo De Cataldo.
Un’epopea delinquenziale, quella della banda, durata un quindicennio. Gli ultimi arrestati ad inizio anni Novanta, tra loro Tibero e Claudio Simmi, zio e padre della vittima, indagati per usura e ricettazione. Plausibile che il delitto di oggi si sia consumato nell’ambito della ricettazione o di qualche debito non pagato. Flavio, d’altronde, era già stato gambizzato a Febbraio. Secondo gli inquirenti l’esecuzione di stamane potrebbe ricollegarsi anche al duplice omicidio di Cecchina del 19 maggio scorso ai danni di due pregiudicati, delitto a sua volta legato alla tragica fine del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, freddato nel settembre del 2010.
Una Roma che si ripopola di bande che lottano per il controllo dei traffici illeciti, nuovi assassini e vecchi figuri che ricompaiono dai meandri della memoria, come Antonio Mancini, l’accattone (il Ricotta di Romanzo Criminale), visto più volte nel negozio di Alessio Simma, cugino di Flavio; Tiberio Simma, padre di Alessio, freqeuntava De Pedis (il Dandi) e, atraverso le sue attività, riciclava denaro Franco Giuseppucci, il leggendario ‘capo’ della Banda della Magliana, noto come “Er Negro”, ma passato alla storia col nome di “Libanese”.
Sempre nella giornata di martedì il Caffé Chigi, locale di fronte all’omonimo palazzo, è stato nell’ambito di operazioni di polizia contro la ‘Ndrangheta.