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Il mostro di Casalecchio, abbandonato da 50 anni

mostro di Casalecchio

Costruito nella metà degli anni Sessanta è un'opera mai definitivamente compiuta, che domina l’abitato di Casalecchio di Reno.

Doveva essere un seminario, una scuola, un albergo. Invece, fin da dopo la sua costruzione, è stato solo un mostro di cemento armato che si erge su una delle colline di Casalecchio di Reno, dominando l’abitato alle porte di Bologna pur essendo completamente abbandonato e in stato di degrado. Costruito attorno alla metà degli anni Sessanta, dopo più di cinquant’anni si torna a parlare di abbattimento, lavori però mai iniziati.

Un ecomostro ispirato alla scuola di Le Corbusier

Il progetto di quello che oggi viene definito un ecomostro, ma che ancora viene studiato dagli studenti di architettura, fu ispirato alla scuola di Le Corbusier.

Nonostante la sua torre alta più di venticinque metri e la struttura a parallelepipedo in cemento armato lunga più di cento metri ed alta otto piani di fronte al Colle di San Luca, inizialmente l’edificio fu visto infatti come poco invadente. Non a caso a firmare l’opera furono architetti del calibro di Gresleri, Parmeggiani e Daini.

A volerlo i Padri passionisti che abitavano in un convento poco distante. L’idea era di realizzare un importante seminario che però rimase vuoto per colpa della crisi delle vocazioni che non si è mai arrestata.

Non resta che abbatterlo

Il Mostro di Casalecchio, come è stato negli anni ribattezzato, è passato così nel tempo in mano a diverse proprietà che hanno cercato di far vivere l’imponente struttura, inutilmente. Ogni progetto (dal centro studi all’albergo alla casa di riposo) è stato un buco nell’acqua.

Il risultato è che a distanza di cinquant’anni l’edificio è completamente abbandonato, ritrovo di tanto in tanto di senzatetto e che attrae bande di ragazzini come riportano le cronache locali, ormai ricoperto di graffiti e scritte.