Grande trionfo per il cinema italiano alla Berlinale. Orso d’Argento a Elio Germano come migliore attore per il film su Antonio Ligabue. Premiati anche i fratelli D’Innocenzo con “Favolacce”.
Berlinale, Orso d’Argento a Germano
L’arte è andata oltre la paura. Grande trionfo del cinema italiano alla Berlinale, sotto gli occhi preoccupati e scettici di chi pensava non dovessero nemmeno presentarsi, vista l’emergenza coronavirus presente nel Belpaese.
Elio Germano si conferma nuovamente un attore di spessore, e lo fa aggiudicandosi l’Orso d’Argento per il film su Antonio Ligabue di Giorgio Diritti, pittore tormentato e fragile, diventatao un simbolo degli emarginati dalla società. Premio alal migliore sceneggiatura è andata ai fratelli D’Innocenzo per il film “Favolacce“.
Il discorso dei vincitori
Come da tradizione, i vincitori dei premi hanno voluto commentare il loro trionfo, partendo da Elio Germano che ha voluto ricordare a tutti l’importanza dell’emarginazione: “E’ stato molto faticoso, ringrazio tutti, dai produttori ai volontari che ci hanno aiutato. Dedico il premio a tutti gli storti, gli sbagliati, gli emarginati e i fuori casta. E a Antonio Ligabue, che ho stampato sulla mia camicia, alla grande lezione che ci ha dato: quello che facciamo resta. Diceva: un giorno faranno un film su di me. Eccoci qua“.
Anche i fratelli D’Innocenzo hanno voluto esprimere la loro gioia sul palco: “E’ il sogno che avevamo da ragazzi, essere qui accanto ai maestri mi sembra una favola surreale. Siamo sorpresi da quanto veloce sia stato il passaggio da perfetti sconosciuti a realtà concreta del cinema italiano.