Linda Il Codacons pare voler continuare la sua battaglia a base di querele. Dopo Fedez, infatti, a finire nel mirino dell’associazione sono stati il virologo Roberto Burioni, il sottosegretario al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia nonché il giornalista Salvo Sottile. L’organizzazione per la difesa dell’ambiente e dei diritti di utenti e consumatori ha di fatto reso noto di aver presentato formale querela per diffamazione nei confronti di queste tre persone.
Salvo Sottile nel mirino del Codacons
Come si legge nella denuncia dell’iniziativa in sede civile, si chiede peraltro alla Rai il licenziamento di Salvo Sottile. Inoltre si domanda la sostituzione del sottosegretario Sibilia da parte del governo. Tali decisioni si legano nello specifico alla vicenda venuta a galla durante il lockdown. Nell’occasione il Codacons sollevò dubbi sulle raccolte fondi avviate da Chiara Ferragni e Fedez insieme appunto al giornalista siciliano.
Sul reporter e presentatore di casa Rai si legge in particolare quanto segue:
Sottile, di cui è noto l’odio personale verso il Codacons, unica associazione esclusa da Mi manda Raitre, anziché lodare l’intervento a tutela della trasparenza e dei donatori, avviò una campagna mediatica sui social tesa a diffamare e calunniare l’associazione, attraverso deliranti tweet e video nei quali, sostanzialmente, accusava il Codacons di truffa aggravata e invitava la magistratura ad indagare sull’operato dell’associazione.
La disputa tra Salvo Sottile e Codacons appare dunque molto simile a quella scoppiata poche settimane fa tra Fedez e la stessa associazione. Il rapper venne allora querelato con una lunga lista di accuse insieme alla consorte Chiara Ferragni.
