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Liliana Resinovich, perizia sul cellulare: cercava informazioni per divorziare

Liliana Resinovich

Sul cellulare di Liliana Resinovich, 63enne scomparsa e trovata morta a Trieste, sono state trovate ricerche in rete su come divorziare.

Sul cellulare di Liliana Resinovich, 63enne scomparsa e trovata morta a Trieste, sono state trovate ricerche in rete su come divorziare e su come trovare un monolocale in affitto. 

Liliana Resinovich, perizia sul cellulare: cercava informazioni per divorziare

La perizia sul cellulare di Liliana Resinovich ha portato a qualche novità sul caso. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero le ricerche che la donna avrebbe effettuato dal suo cellulare prima di sparire, lo scorso 14 dicembre a Trieste. Secondo quanto riportato dalla trasmissione Quarto Grado, in uno dei suoi dispositivi sarebbero state trovate ricerche particolari: “come divorziare senza avvocato” e “quanto tempo per ottenere un divorzio“. La donna avrebbe anche cercato su google un “appartamento a trieste di piccole dimensioni, tra i 40 e i 60 metri quadrati“. 

La Procura di Trieste è indignata

Sono informazioni estremamente delicate, che potrebbero essere di grande aiuto per risolvere il caso. La Procura di Trieste è intervenuta pubblicamente per esprimere la sua indignazione per il fatto che queste informazioni siano state divulgate. “Siccome si tratta di attività segreta, sono semplicemente indignato con chi continua a divulgare queste cose. Non con i giornalisti, sia chiaro, che continuano a fare il loro lavoro. Sono indignato con chi evidentemente, invece di tenere la bocca chiusa come il buon senso e il rispetto verso la Resinovich imporrebbe, continua a blaterare scemenze. Io non posso unirmi al coro dei blateranti: non confermo nulla, e quello che può trapelare da me è solo il senso di indignazione nel vedere quanto poco interessa alle persone la segretezza delle indagini come tutela del diritto di arrivare ad una ragionevole verità, e quanto molto interessi invece cercare di farsi pubblicità in qualche modo” ha spiegato il procuratore capo Antonio De Piccolo, come riportato dal quotidiano Il Piccolo.