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Liliana Segre, Chef Rubio replica alla denuncia della senatrice: "Non ho ricevuto nulla"

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In seguito alla denuncia che sarebbe stata sporta da Liliana Segre, il noto Chef Rubio ha replicato attraverso un tweet: "I silenzi di parte sono odio".

In seguito alla decisione di Liliana Segre di denunciare 24 persone, è arrivata sui social la pronta replica da parte del noto Chef Rubio. Il cuoco di Frascati classe 1983 (all’anagrafe Gabriele Rubini) – riporta La Stampa – sarebbe infatti finito nella lista di queste persone e potrebbe rispondere delle minacce mandate alla senatrice. In uno dei Tweet rivolti alla senatrice ha tuttavia reso noto di non aver ancora ricevuto nulla.

Liliana Segre, la replica di Chef Rubio sui social

Chef Rubio ha scritto su Twitter una serie di cinguettii nei quali ha affermato: “Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia d’insediamento israeliana e dell’esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all’odio? I silenzi di parte sono odio, non chi resiste”.

Si legge ancora: “Comunque volevo informare la mafia sionista che mi perseguita ormai da quasi dieci anni che qui a Frascati ancora non è arrivato nulla, quindi mi fa piacere sapere che tutti sionisti grazie alla loro rete capillare siano arrivati a saperlo prima ancora del sottoscritto”.

Liliana Segre, Chef Rubio è una delle persone denuciate. La senatrice: “Queste persone mi insultano”

Nel frattempo la senatrice nello spiegare cosa l’aveva portata a prendere questa decisione ha dichiarato: “Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano. Ma adesso lo denuncio. Poi è anche cattivo augurarmi la morte a 92 anni”.

Da circa tre anni a questa parte Segre è sotto scorta, una scorta che non ha chiesto lei, ma della quale è riuscita in qualche modo a vedere anche il bicchiere mezzo pieno: “Non sono stata io a chiederla. Me l’hanno assegnata per le minacce che ricevevo e purtroppo continuo a ricevere, ma la mia scorta è diventata una splendida sorpresa. I carabinieri che ogni giorno mi sono accanto hanno più o meno l’età dei miei nipoti e siamo diventati un’affiatata famiglia allargata”.