In seguito alla decisione di Liliana Segre di denunciare 24 persone, è arrivata sui social la pronta replica da parte del noto Chef Rubio. Il cuoco di Frascati classe 1983 (all’anagrafe Gabriele Rubini) – riporta La Stampa – sarebbe infatti finito nella lista di queste persone e potrebbe rispondere delle minacce mandate alla senatrice. In uno dei Tweet rivolti alla senatrice ha tuttavia reso noto di non aver ancora ricevuto nulla.
Chiedere a #LilianaSegre di denunciare i crimini della colonia d’insediamento israeliana e dell’esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all’odio? I silenzi di parte sono odio, non chi resiste 🇵🇸✌🏾 pic.twitter.com/gzc16WLTm7
— Rubio (@rubio_chef) December 8, 2022
Liliana Segre, la replica di Chef Rubio sui social
Chef Rubio ha scritto su Twitter una serie di cinguettii nei quali ha affermato: “Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia d’insediamento israeliana e dell’esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all’odio? I silenzi di parte sono odio, non chi resiste”.
Si legge ancora: “Comunque volevo informare la mafia sionista che mi perseguita ormai da quasi dieci anni che qui a Frascati ancora non è arrivato nulla, quindi mi fa piacere sapere che tutti sionisti grazie alla loro rete capillare siano arrivati a saperlo prima ancora del sottoscritto”.
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Liliana Segre, Chef Rubio è una delle persone denuciate. La senatrice: “Queste persone mi insultano”
Nel frattempo la senatrice nello spiegare cosa l’aveva portata a prendere questa decisione ha dichiarato: “Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano. Ma adesso lo denuncio. Poi è anche cattivo augurarmi la morte a 92 anni”.
Da circa tre anni a questa parte Segre è sotto scorta, una scorta che non ha chiesto lei, ma della quale è riuscita in qualche modo a vedere anche il bicchiere mezzo pieno: “Non sono stata io a chiederla. Me l’hanno assegnata per le minacce che ricevevo e purtroppo continuo a ricevere, ma la mia scorta è diventata una splendida sorpresa. I carabinieri che ogni giorno mi sono accanto hanno più o meno l’età dei miei nipoti e siamo diventati un’affiatata famiglia allargata”.