> > Lorenzo Terenzi racconta il matrimonio senza sesso con Michela Murgia

Lorenzo Terenzi racconta il matrimonio senza sesso con Michela Murgia

image df4c9d62 9ea1 4d7d 80d7 ab8d1595bafb

"Il motore era l'amore". Ecco la famiglia queer di Lorenzo e Michela Murgia

La famiglia queer si è ritrovata unita attorno al dolore per la perdita di Michela Murgia. È una delle eredità più importanti che la scrittrice lascia ai suoi affetti e alle future generazioni. Dalle parole di Lorenzo Terenzi, marito sposato in “articulo mortis”, si intuisce quanto speciale fosse il rapporto con la moglie, e quanto bene sia stato seminato in quella che per molti può sembrare banalmente una “famiglia diversa”.

Lorenzo Terenzi: parla il marito di Michela Murgia

“Eravamo migliori amici, mi mancherà baciarla sulla fronte”. È racchiuso in queste parole il dolore di Lorenzo Terenzi, marito e amico di Michela Murgia. I due si sono uniti con il rito civile in “articulo mortis” e hanno costruito insieme la famiglia queer. Gli ultimi giorni della scrittrice sono stati molto difficili, ma resteranno impressi, a conferma che la famiglia “diversa” funzionava e funzionerà. Perché, spiega l’attore Terenzi, “Michela ha avuto un controllo lucido fino all’ultimo. Il motore è l’amore”.

È l’amore che crea la famiglia

Lorenzo ha sposato Michela il 15 luglio 2023, poco meno di un mese dalla scomparsa. L’attore definisce il rapporto con la scrittrice sarda una “amicizia all’ennesima potenza”. Il matrimonio “controvoglia” non è stato solo un atto legale per il riconoscimento del legame famigliare dopo la morte. Ma si è trattato di una “amicizia che ha continuato a fiorire nel tempo”. Al Corriere della Sera confida: “Siamo fioriti uno accanto all’altra”

Lorenzo Terenzi e Michela Murgia si sono conosciuti in Sardegna nel 2017. Da quel momento è fiorita la famiglia. “Lei stava lavorando a Quasi Grazia, uno spettacolo teatrale tratto dal libro di Marcello Fois. Io ero stato chiamato all’ultimo come aiuto regista. Siamo diventati subito amici, poi confidenti, e negli anni “migliori amici”, come diceva”.

Il matrimonio giusto in tempo

Michela Murgia ha proposto il matrimonio verso Pasqua, quando le aspettative di vita erano molto basse, comunque di almeno quattro anni. “Se tra qualche anno sei libero ti va di sposarmi? Così potrò avere vicino una persona di cui mi fido per farla decidere al posto mio”.

Lorenzo ha subito accettato, ma poi il quadro clinico è peggiorato rapidamente. Da qui la scelta di anticipare a luglio. Hanno fatto giusto in tempo.