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Manovra blindata per il Governo Meloni, spunta un tesoretto da 400 milioni: la Cgil prepara lo sciopero

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Manovra 2024 in dirittura d’arrivo per il Governo: ma, se da un lato spunta un tesoretto di 400 milioni, la Cgil annuncia lo sciopero.

Il Governo Meloni sta lavorando alla manovra finanziaria 2024: in attesa che la legge di Bilancio venga approvata, è spuntato un tesoretto da 400 milioni di euro per i territori mentre la Cgil, contestando duramente l’inadeguatezza del provvedimento economico messo a punto dall’esecutivo di centrodestra, ha annunciato di essere pronta a indire uno sciopero su vasta scala.

Manovra 2024, “tesoretto” per i territori: la Cgil prepara lo sciopero

Mentre il Governo punta all’approvazione della legge di Bilancio in Parlamento entro il prossimo 14 dicembre, senza emendamenti, è saltato fuori un inaspettato tesoretto da 400 milioni per finanziare interventi locali per il 2024 che verrà reso disponibile con un provvedimento parallelo oppure successivo alla manovra.

La notizia è stata confermata da fonti dell’esecutivo e del centrodestra citate da Repubblica. Stando a quanto riferito dalle fonti, sarebbero tre le vie percorribili per poter sfruttare il tesoretto. La prima è la cosiddetta legge mancia; la seconda è una risoluzione, contestuale alla manovra e che implicherebbe una trattativa serrata e complessa con le forze dell’opposizione; mentre la terza è un odg da approvare in commissione Bilancio al Senato dopo che la manovra sarà licenziata.

Cgil tra contestazione e mobilitazione

Contro la manovra messa a punto dal Governo Meloni, intanto, si è scagliata la Cgil. “Le misure annunciate per la prossima legge di Bilancio confermano una linea di politica economica assolutamente sbagliata e inadeguata dell’esecutivo”, ha tuonato l’assemblea generale della Cgil.

La proroga del taglio del cuneo “che abbiamo rivendicato e cominciato a ottenere dal governo Draghi si limita a confermare le buste paga che i redditi fino a 35 mila stanno già percependo (altro che ‘100 euro medi in più’ come propagandato dalla presidente del Consiglio). L’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef produrrà comunque benefici pressoché impercettibili”, ha aggiunto il sindacato.

Di conseguenza, l’assemblea generale della Cgil ha deciso di dare “mandato alla segreteria nazionale di proclamare con tutte le categorie intere giornate di sciopero e organizzare manifestazioni in tutto il Paese a partire dal prossimo mese di novembre nelle forme e nelle modalità ritenute più opportune, incluso lo sciopero generale”.

Landini: “Manovra sbagliata e inadeguata”

La Cgila, quindi, ha approvato l’ordine del giorno con il quale ha valutato “positivamente” la proposta presentata dalla Uil di procedere con l’organizzazione di manifestazioni e ore di sciopero. La segreteria, inoltre, “confermerà alla Uil ed alla Cisl la piena disponibilità ad incontrarsi per una valutazione comune sulla fase e definire un percorso di mobilitazione”.

In merito alla questione, è intervenuto anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, per il quale quella del Governo Meloni è “una manovra sbagliata”. “Per quanto ci riguarda siamo pronti ad arrivare anche allo sciopero generale”, ha aggiunto Landini. “Una manovra sbagliata che non tutela i salari e le pensioni, che non introduce il salario minimo, che non combatte l’evasione, che non tassa la rendita e i profitti, che taglia la sanità pubblica e la scuola. Dovevano cancellare la legge Fornero, peggiorano quella legge, in pensione non ci va più nessuno. Non cancella la precarietà che colpisce in particolare i giovani e le donne, quindi bisogna proseguire la mobilitazione per cambiarla”.