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Marco Prato e il caso della donazione degli organi

Marco Prato

Visioni diverse sui social in merito alla possibilità che gli organi di Marco Prato possano essere donati, come da disposizione testamentaria.

Marco Prato, 31enne, accusato insieme a Manuel Foffo dell’omicidio di Luca Varani, ha deciso di porre fine all’agonia di una vita in carcere sempre più dura e con tanti rimorsi e dubbi. La sua morte, così come il suo testamento, ha diviso l’opinione pubblica italiana: se da un lato famiglia ed amici hanno reagito con sconforto e delusione, dall’altro c’è chi invece è rimasta indifferente o “contenta”.

Marco Prato e la donazione di organi

Opinione pubblica sempre più divisa soprattutto per un passaggio del suo testamento dove si dice esplicitamente che, è possibile donare i suoi organi. Una disponibilità, quella della donazione degli organi, che ha diviso ulteriormente gli italiani. Infatti, se da un lato c’è chi pensa che sia giusto visto che ci sono persone che hanno bisogno di un trapianto; dall’altro c’è chi pensa che non sia il caso di “prendere” gli organi di un assassino.

Una diversità di pensiero che ha portato a generare anche un fake news come quella che parla di una impossibilità di donare gli organi di Marco Prato, perché quest’ultimo era sieropositivo. Certezze sullo stato di salute del 31 enne non ce ne sono ma divulgare notizie del genere, rischiano solo di creare ulteriore marasma in una opinione pubblica sempre molto divisa in casi del genere.

Marco Prato ed il peso di ciò che è accaduto

Era la notte tra venerdì 4 e sabato 5 marzo del 2016. Luca Varani veniva torturato e ucciso con oltre 100 martellate e coltellate in un appartamento di via Igino Giordani, in zona Collatina a Roma. Il tutto avveniva nel corso di un festino a base di sesso, droga e alcol. L’allarme è scattato quando il proprietario di casa, Manuel Foffo, ha deciso di raccontare tutto al padre, il quale ha poi chiamato il 112. Giunti sul posto, i carabinieri avevano trovato il corpo senza vita del 23enne. Nel frattempo veniva anche rintracciato Marco Prato, accusato insieme a Foffo del delitto.

Prato si era intanto rifugiato in un hotel tentando il suicidio. Cosa che poi ha realizzato per davvero due giorni fa, in carcere. Marco Prato si è infatti suicidato all’una e dieci della scorsa notte nel carcere di Velletri. Qui era stato trasferito a marzo dal carcere romano di Regina Coeli, in attesa di giudizio.

Dalle indagini tecniche del perito scelto dal gip è emerso che Luca Varani era stato stordito e ucciso con almeno 100 tra colpi di martello e coltellate.v