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Marta Fascina: chi era prima di Silvio Berlusconi

Fascina Marta

Classe 1990, Marta Fascina vive i suoi primi anni di vita tra Melito di Porto Salvo e Portici. Nel 2013 conosce a Roma Silvio Berlusconi e la sua vita cambia: eccone un quadro del prima e del dopo

Tra fascino e mistero: ecco chi è (stata) Marta Fascina. Se del futuro politico dell’ultima compagna di Silvio Berlusconi si sa ben poco perché è ancora troppo presto per parlare delle sorti di Forza Italia dopo la morte del suo leader e fondatore, qualcosa si può invece dire riguardo il suo passato.

Da Reggio Calabria al jet set capitolino

Classe 1990, Marta Fascina nasce il 9 gennaio a Melito di Porto Salvo (RC) da padre assicuratore e madre insegnante di origini campane. Quando è ancora piccola, la sua famiglia si trasferisce a Portici, in Campania: in paese parlano dei Fascina come di «grandi tifosi milanisti» con una particolare venerazione per il Presidente Silvio Berlusconi. Anche da parte della giovane di casa che, pur non intendendosi di politica e di calcio, rimane attratta dal savoir-faire di un uomo che sa comportarsi a seconda delle situazioni e che – ancora più attraente – ottiene sempre quello che vuole. Tutto quello che vuole. Poco più che adolescente Fascina si trasferisce di nuovo, stavolta da sola. A Roma. Sin da subito inizia a frequentare il jet set nella Capitale e nel 2011 viene immortalata insieme al chirurgo estetico delle star Giacomo Urtis (vicino anche a Stefano Ricucci). Stando a quanto dichiarato da un deputato di Forza Italia, Marta Fascina riesce ad accedere a Palazzo Grazioli (dimora romana di Silvio Berlusconi) «grazie a Lele Mora, che la ragazza conosce a una festa». Per dovere di cronaca, è giusto riportare la versione a contrasto di chi sostiene invece che l’agente dei vip non c’entri nulla e che Fascina sia entrata in casa del Cavaliere perché entrata a far parte del gruppo di ragazze che frequentavano le residenze del politico. Comunque ci arriva, ed è brava a saperci restare.

L’incontro che le ha cambiato la vita

È il 2013, Marta Fascina ha 23 anni e conosce Silvio Berlusconi, partecipa alle cene eleganti. La loro conoscenza non le torna utile in termini di consensi politici – la giovane donna si candida nello stesso anno a Portici ottenendo solo cinquantotto preferenze –, ma sicuramente in termini di profitti economici: gli atti depositati alla procura di Milano nell’inchiesta sulle Olgettine documentano che il 30 luglio 2013 arriva sul conto corrente di Marta Fascina il primo bonifico con mittente Silvio Berlusconi: 12.500 euro con causale «erogazione liberale». Dopo quel bonifico, ne arrivano tanti altri e dall’importo sempre maggiore. Fino al 2018. Si vota per le Politiche e il nome della ragazza semi-sconosciuta è imposto nella lista di quelli da far eleggere. Per forza. Berlusconi stesso la iscrive nella sua Campania per un seggio alla Camera, spodestando Nunzia De Girolamo. Il fidanzamento tra i due sarà reso noto dal settimanale Diva e Donna e il 21 marzo 2022 sono arrivate le nozze simboliche, con tanto di torta e abiti nuziali. Niente certificati allora, niente eredità ora. Eppure Fascina non ha l’aria di una che teme il dimenticatoio. Sicurezza o incoscienza?