Melegatti, il miracolo di Natale potrebbe non bastare: azienda a rischio chiusura

Grazie alla campagna Social, l’azienda di dolci veronesi della Melegatti, ha raggiunto un numero impressionante di vendite. Così anche quest’anno riuscirà ad essere presente sulle tavole degli italiani per le feste. Un successo che si è materializzato nella vendita di un milione e mezzo di pezzi. Un successo che ha visto addirittura un numero maggiore di richieste rispetto ai prezzi prodotti. Ma questo successo somiglia più a una vittoria di Pirro che a una vera vittoria. Nonostante le vendite infatti, l’azienda Melegatti rischia di chiudere la produzione per Natale. Questo vuol dire che i suoi dipendenti rischiano di tornare in cassa integrazione.

Il problema era nato lo scorso Ottobre, data di inizio della produzione dei pezzi per le Feste. I problemi crescevano: gli stipendi non pagati, i fornitori non pagati e le beghe con i tribunali tributari. Un fallimento quasi imminente. Nonostante la tempesta s’incupisse sull’azienda veronese, il 22 Novembre è stato dato il via alla produzione. In pochissime settimane poi la vendita di un milione e mezzo di pezzi. Ma non basta a salvare l’azienda forse. Qual è la situazione dell’azienda che sin dal 1894 accompagna col suo dolce gli italiani nelle Feste natalizie?

La situazione della Melegatti

L’accordo stabilito dall’azienda col Tribunale di Verona a inizio Novembre prevede un periodo di 180 giorni per sistemare la propria posizione finanziaria. Se entro il termine stabilito non verranno trovate soluzioni soddisfacenti per la ristrutturazione del debito, si procederà a dichiarare il fallimento dell’azienda. A guidare la Melegatti in questa sfida è Luca Quagini (Ceo di Sdg Group) che ha portato 6 milioni (da un fondo di investimento maltese, Abalone) per la produzione natalizia. Adesso punta alla successiva sfida: la produzione per la prossima Pasqua. Si spera in un secondo miracolo economico.

Mobilitazione per Melegatti

Notevole è stata la risposta degli italiani alla campagna social lanciata dall’azienda. Mobilitazione generale che ha visto impegnati soprattutto la regione Veneto. Qui studenti di tutti i gradi scolastici e Università sono scese in campo per salvare l’azienda. Sono loro ad aver fatto fare il boom delle vendite, organizzando le prenotazioni e l’acquisto classe per classe negli istituti. Più delle tradizionali campagne pubblicitarie avrebbe infatti fatto il passaparola tramite Whatsapp e Facebook. Messaggi che invitavano all’acquisto del mitico pandoro. Acquisti fatti per solidarietà verso gli operai e le operaie che da sempre sono impegnate nella produzione del famoso dolce natalizio. Un modo gentile di aiutarli a trascorrere il Natale in serenità, acquistando il frutto delle loro fatiche. A lanciare il messaggio pare siano stati gli operai stessi. Messaggi che in poche ore hanno fatto il giro della rete diventando virali.

Nonostante la buona riuscita della campagna, sembra comunque non bastare quanto fatto. La produzione è momentaneamente ferma, poiché i nuovi pezzi arriverebbero solo dopo le Feste natalizie. Un duro colpo che rischia di proiettare indietro alla cassa integrazione gli operai.

Per supportare questa storica Azienda, segnaliamo la possibilità di acquistare, su amazon, dei cesti natalizi contenenti il famoso pandoro blu Melegatti.

Il cesto fatto a mano da 11, comprende:

Pandoro classico incartato a mano Melegatti 500g
Astuccio di cantuccini con gocce di cioccolato fondente Ghiott 100g, Astuccio di torrone morbido alle mandorle Vergani 75g
Ballottin di cioccolatini al torroncino Dragonero 100g, Sacchetto di praline di cioccolato al latte “Le Eccellenze” Feletti 85g
Sacchetto di wafer Quadratini “Chocolate” Loacker 125g, Scatola di pasticceria assortita Vicenzi 125g
Tavoletta di cioccolato superiore al latte ripiena Feletti 100g, Vassoio canestrelli Baratti & Milano 135g, Bottiglia di spumante dolce Costa Savella 75cl

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