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Messina Denaro, l'autista Luppino: "Non sapevo fosse il boss"

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Giovanni Luppino, autista di Messina Denaro, non cambia la sua versione dei fatti. L'uomo era convinto di trasportare un'altra persona.

Giovanni Luppino, autista di Matteo Messina Denaro, non vuole collaborare con la giustizia ed è arrivato addirittura a negare di essere a conoscenza del fatto che la persona che stava trasportando fosse il latitante mafioso.

Messina Denaro, l’autista Luppino: “Non sapevo fosse il boss”

Secondo Luppino, lavoratore nel settore del commercio delle olive e dell’agricoltura, quello che scarrozzava in giro per Palermo era Francesco Bonafede, cognato di Andrea Bonafede, prestanome di Messina Denaro e complice della sua latitanza. A detta dell’autista del mafioso:

“A me è stato presentato come cognato di Bonafede, è stato proprio lui a farmelo conoscere. Io mi sono solo prestato ad accompagnarlo. Solo un pazzo lo avrebbe fatto per Matteo Messina Denaro“.

Agli inquirenti questa versione dei fatti non convince e infatti hanno convalidato il suo arresto.

La fuga disperata poi l’arresto in un bar

Va specificato anche che, durante la cattura del boss mafioso latitante, Giovanni Luppino ha tentato una fuga disperata finita quasi subito dato che le forze dell’ordine l’hanno catturato in un bar. Messina Denaro non ha mai opposto resistenza alle forze dell’ordine. Viene da chiedersi allora se davvero Luppino non fosse a conoscenza dell’identità del boss, perché altrimenti non si spiega come mai abbia tentato la fuga.