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Meta vorrebbe mettere Instagram e Facebook a pagamento

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Instagram e Facebook a pagamento, l'abbonamento potrebbe valere fino a 13 euro

Meta potrebbe consentire agli utenti di Instagram e Facebook dell’Unione Europea di pagare un abbonamento, per evitare gli annunci pubblicitari.

Meta vorrebbe mettere Instagram e Facebook a pagamento

Il piano di abbonamento sarebbe una risposta alle politiche dell’Unione Europea sulle pratiche di raccolta dati effettuate da Meta. Le persone che pagano non vedranno gli annunci pubblicitari nelle app. Questo potrebbe aiutare l’azienda di Mark Zuckerberg a contrastare le preoccupazioni sulla privacy e altri controlli da parte delle autorità di regolamentazione dell’UE. Sarebbe anche una valida alternativa per gli utenti ai servizi dell’azienda, strutturati su annunci che si basano sull’analisi dei dati delle persone. Nell’Unione Europea Meta continuerà ad offrire anche versioni gratuite di Facebook e Instagram, complete di annunci pubblicitari.

Il progetto di Meta

Per quasi 20 anni, l’attività principale di Meta si è concentrata sull’offerta di servizi di social network gratuiti e sulla vendita di pubblicità alle aziende che desiderano raggiungere un determinato pubblico. L’offerta di un livello a pagamento sarebbe uno degli esempi più tangibili di come le aziende debbano riprogettare i prodotti, per conformarsi alle norme sulla privacy e ad altre politiche governative, soprattutto in Europa. L’apertura di Meta alla creazione di abbonamenti a pagamento dimostra, inoltre, come i cittadini dell’Unione Europea, circa 450 milioni di persone, possano iniziare a sfruttare versioni diverse dei prodotti tecnologici di consumo, in risposta a nuove leggi, regolamenti e sentenze.

La difesa della privacy degli utenti

A luglio, la più alta corte dell’UE ha impedito a Zuckerberg di raccogliere i dati sugli utenti attraverso le sue piattaforme, Facebook, Instagram e WhatsApp, ma anche sui siti web e app esterne, a meno che non riceva il consenso esplicito degli utenti. A gennaio, inoltre, l’azienda è stata multata per 390 milioni di euro dalle autorità di regolamentazione irlandesi per aver costretto gli utenti ad accettare annunci personalizzati come condizione per l’utilizzo di Facebook. Le sentenze sono scaturite dopo l’entrata in vigore, nel 2018, del Regolamento generale sulla protezione dei dati.