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Migranti, Salvini: no a riforma regolamento di Dublino

Migranti

Matteo Salvini assicura che l'Italia non voterà la riforma del regolamento di Dublino, annunciando più espulsioni per i migranti irregolari.

Il neo ministro dell’Interno Matteo Salvini attacca le Ong che recuperano i migranti in mare definendole “vice-scafisti”. L’obiettivo del Viminale è trasformare i centri d’accoglienza in centri d’espulsione. Inoltre, Salvini annuncia che l’Italia voterà contro la riforma del regolamento di Dublino, che verrà discussa martedì 5 giugno a Lussemburgo. Il vicepremier afferma infatti: “L’Italia non può essere trasformata in un campo profughi”.

Salvini: aumentare i rimpatri

La sua prima uscita pubblica come ministro dell’Interno Matteo Salvini la fa all’hotspot di Pozzallo (Ragusa), porto simbolo degli sbarchi. “La Sicilia non sarà più il campo profughi d’Europa” assicura il leader della Lega. “Ridurre gli sbarchi e aumentare i rimpatri, con centri di espulsione in ogni regione, accordi più forti con i Paesi d’origine e ricontrattazione in Europa del ruolo dell’Italia” è l’obiettivo del vicepremier.

L’intenzione di Salvini infatti sarebbe quella di convertire i CARA (centri d’accoglienza per richiedenti asilo), in CIE (centri di esplulsione). Il primo a dover cambiare “destinazione d’uso” dovrebbe essere quello di Mineo, finito in questi anni più di una volta al centro dello scandalo. “L’Africa in Italia non ci sta. Non c’è casa e lavoro per gli italiani, figuriamoci per mezzo continente africano” chiarisce il segretario del Carroccio.

Per cominciare, il Viminale vorrebbe sbloccare gli sbarchi di migranti provenienti dalla Tunisia. “È un Paese libero e democratico che non sta esportando gentiluomini, ma che spesso e volentieri esporta galeotti” denuncia. Il primo passo da fare, annuncia Salvini, è quello di trattare con i Paesi d’origine e di transito. “Parlerò con il mio omologo tunisino” annuncia quindi il neo ministro dell’Interno.

Salvini contro le Ong

Matteo Salvini anticipa inoltre un giro di vite su tutte quelle Organizzazioni non governative che si occupano di recuperare i migranti in mare. Dopo la tappa siciliana, Salvini si toglie i panni di ministro dell’Interno e in Veneto, dove a luglio ci sono le amministrative in diversi Comuni, torna a parlare come il leader della Lega. “Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia, preparatevi a fare le valigie, in maniera educata e tranquilla, ma se ne devono andare” afferma sul palco.

“Stiamo lavorando e ho le mie idee: quello che è certo è che gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vicescafista deve attraccare nei porti italiani” afferma. Salvini rivela quindi che sta organizzando un incontro con il pubblico ministero Carmelo Zuccaro. Il capo della Procura di Catania, infatti, nei mesi scorsi ha indagato sulle presunte collusioni tra Ong e trafficanti di esseri umani. “Nessuno mi toglie dalla testa che c’è un business sui piccoli che puoi muoiono” denuncia.

No a riforma regolamento di Dublino

“Il nostro governo dirà NO alla riforma del regolamento Dublino perché condanna i Paesi del Mediterraneo ad essere da soli. È ora di farci sentire” scrive inoltre su Facebook Matteo Salvini. Martedì 5 giugno è in programma a Lussemburgo un vertice con tutti i ministri dell’Interno dell’UE proprio per affrontare tale tematica. Il vicepremier però sarà impegnato in Italia, dove si voterà la fiducia al governo Conte.

Il leader della Lega però promette battaglia sulla riforma di Dublino perché, sostiene, le nuove politiche di asilo condanneranno “i Paesi del Mediterraneo, Italia, Spagna, Cipro e Malta, ad essere da soli”. Paradossalmente in questa battaglia protrebbe trovare come alleata la Germania. In queste ore infatti Angela Merkel ha ammesso: “Parte dell’insicurezza in Italia ha la sua origine proprio dal fatto che gli italiani, dopo il crollo della Libia, si sono sentiti lasciati soli, nel compito di accogliere così tanti migranti”.

Soros: aiuterò io le Ong

Nel dibattito sui migranti interviene a gamba tesa George Soros. Il finanziere ungherese lascia intendere infatti che sarà lui ad aiutare le Ong, affinché possano proseguire in serenità il lavoro di salvataggio delle persone in mare. Non ci sta però Giorgia Meloni, che a quanto pare starebbe già lavorando ad una legge per perseguire come reato penale ogni forma di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Una legge simile a quella già varata dal premier dell’Ungheria Viktor Orbán, la cosiddetta appunto “Stop Soros”. La norma punisce severamente tutti i cittadini e le organizzazione che agevolano o aiutano la permanenza di immigrati clandestini del Paese. “Siamo stanchi di questi sciacalli della speculazione. Non appagati dal controllo che hanno sulla nostra finanza, ora vogliono controllare anche la nostra democrazia” denuncia Giorgia Meloni.

La leader di Fratelli d’Italia promette quindi: “Diremo basta alle Ong che favoriscono l’immigrazione clandestina e chiuderemo le porte dell’Italia a chi non rispetta le nostre leggi, la nostra cultura e la nostra identità”. La replica di Soros non si è fatta attendere. Dal Festival dell’Economia di Trento il finanziere instilla quindi il dubbio che dietro questo governo ci sia la Russia. Secca la replica di Salvini: “Mai preso un rublo da Mosca”.