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Molinari lo ha detto chiaramente: la Lega vuole tornare ai decreti sicurezza

Riccardo Molinari

In che modo la Lega vuole tornare ai decreti sicurezza voluti da Salvini nel 2018 e varati dal governo Conte

Il tema delicato dei migranti resta in agenda del governo Meloni con qualche “fuga in avanti” degli alleati e con Riccardo Molinari che lo ha detto chiaramente: la Lega vuole tornare ai decreti sicurezza. Il capogruppo del Carroccio alla Camera lo ha spiegato in una intervista a 24Mattino su Radio24 nel corso della quale ha chiosato: “L’obiettivo è ritornare ai decreti Sicurezza”.

La Lega: “Tornare ai decreti sicurezza”

Basti ricordare che nel 2021 e poi a inizio marzo 2023 il partito di Matteo Salvini aveva già presentato una proposta di legge alla Camera per intervenire sulla “condizione dello straniero in materia di permesso di soggiorno per motivi umanitari”. Ma di cosa parliamo? Di una retromarcia fino al decreto Sicurezza del 2018, approvato dal governo Conte di M5s e Lega. Solo che stavolta, da quanto si apprende, la lega avrebbe un metodo per velocizzare l’iter. Il cardine è il decreto Cutro, che interviene sulla gestione dei migranti varato dal governo Meloni dopo la strage. In esso sono inserite alcune norme per potenziare i rimpatri e le espulsioni, un reato specifico per gli scafisti e una stretta sulla cosiddetta protezione speciale.

Il decreto Cutro e la scappatoia veloce

E Molinari ha spiegato: “Nel decreto Cutro già si mette mano alla protezione speciale, che era quella che una volta era la protezione umanitaria. Quindi già nel testo uscito dal Consiglio dei ministri abbiamo già una limitazione di questo tipo”. Con 21 emendamenti la Lega a questo punto ha proposto di cambiare il testo in diversi aspetti per ripristinare le vecchie misure. A gennaio c’erano stati gli emendamenti al decreto Ong ma il freno era arrivato dagli alleati di Fratelli d’Italia e Forza Italia; allo stato dell’arte il Carroccio pare conti a convincerli.