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Morte Jessica, il tranviere aveva precedenti per stalking

Morte Jessica

Stando a una testimonianza ai microfoni di "Chi l'ha Visto?", il tranviere Alessandro Garlaschi avrebbe precedenti per stalking.

Morte Jessica: non si fermano le novità sull’omicidio di via Brioschi.

Il Tranviere Alessandro Garlaschi, che il 7 febbraio ha ucciso Jessica nel suo appartamento a Milano, avrebbe precedenti per stalking. L’accusa è mossa da una testimone che, ai microfoni di “Chi l’ha Visto?”, ha sostenuto che una propria collega sia stata ripetutamente perseguitata dall’uomo. La donna, continua la testimone, è tutt’oggi rimborsata da Garlaschi per gli atti di stalking.
Jessica, che aveva problemi economici, aveva accettato di svolgere mansioni di domestica per Garlaschi in cambio di un tetto.

Morte Jessica, i retroscena

Numerosi i retroscena della vicenda. Prima ancora che la testimone raccontasse a “Chi l’ha Visto?” dei precedenti di Garlaschi, era chiaro che i segni d’allarme fossero svariati. Sarebbe infatti emerso che Garlaschi fosse solito vantarsi coi propri colleghi della presenza di una bella donna in casa propria, ed è ormai noto che Jessica si fosse già rivolta ai carabinieri per la questione. Garlaschi la “accarezzava”, aveva detto.

Il ruolo della moglie

Naturale chiedersi, quando a commettere un omicidio è un uomo sposato: qual è, in questa vicenda, il ruolo della moglie di Garlaschi?
La moglie, stando alle informazioni finora diffuse, non si trovava nell’appartamento: la sua posizione è ancora al vaglio. La donna, prima recatasi in ospedale, è stata interrogata dalla questura e ancora molte sono le incognite da chiarire.

La posizione di Jessica

Jessica, come molte altre ragazze prima di lei, faceva le pulizie in casa di Garlaschi e della moglie; stirava le camicie, puliva e riordinava. Viveva con loro perché l’uomo aveva, stando anche alle testimonianze dei colleghi, una particolare ossessione per ragazze molto più giovani di lui, che riusciva a convincere a vivere con lui per fare mestieri in casa. Addirittura, mostrava e ostentava ai colleghi foto di queste ragazze che lavoravano e abitavano a casa sua. Un collega in particolare rivela che, prima di lei, un’altra giovane donna sarebbe andata a stirare in “modo particolare”, vestita succinta, addirittura in topless.

La ricostruzione della telefonata

Fondamentale, nell’intera questione, la ricostruzione della telefonata al 118 effettuata il giorno dell’omicidio. Stando al racconto di Garlaschi, l’uomo avrebbe semplicemente cercato di difendersi: dopo una colluttazione (le mani di Garlaschi mostrano effettivamente segni di una lite, perché fasciate), avrebbe “rigirato” il coltello in mano a Jessica e l’avrebbe colpita allo stomaco.

Ciò che gli inquirenti stanno tentando di dimostrare, a questo punto, è il fatto che Garlaschi abbia reagito violentemente ad un rifiuto da parte di Jessica.