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Morte Napolitano, la vita e la lunga carriera politica dell'ex presidente della Repubblica

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Il presidente della Repubblica ha vantato una carriera lunga oltre mezzo secolo. La prima elezione in Parlamento risale al 1953.

Si può descrivere in poche parole la carriera e la vita dell’ex presidente Giorgio Napolitano: al servizio. Dal 1953, fino all’ultimo periodo della sua vita, l’ex capo dello Stato ha lavorato attivamente nelle istituzioni, non facendo venire mai meno il suo ruolo e la sua dedizione. Scopriamo le principali fasi della sua vita.

Morte Napolitano, i primi passi nel mondo della politica

Correva l’anno 1942. Giorgio Napolitano non è che un giovane studente di giurisprudenza. È proprio agli anni ’40 che risalgono le prime militanze dell’ex presidente della Repubblica: dal gruppo antifascista, passando al Partito Comunista al quale si iscriverà nel 1945. Da lì in poi la strada sarà tutta in ascesa: nel 1953 verrà eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati. Tra i temi sui quali lavorerà ci sarà anche lo sviluppo del Mezzogiorno. Negli anni ’80, nella VIII e nella IX legislatura, verrà eletto Presidente del Gruppo dei deputati comunisti.

Gli anni ’80 e l’elezione a presidente della Repubblica

Giorgio Napolitano è stato eletto anche europarlamentare tra il 1989 e il 1992. Diverrà presidente della Camera dei Deputati il 3 giugno 1992 rimanendolo fino alla fine dell’XI legislazione nel 1994. Tra il 1996 e il 1998 ha ricoperto il ruolo di capo del Viminale durante il Governo Prodi. Alla fine degli anni ’90, ritorna al Parlamento Europeo da deputato, ricoprendo inoltre la prestigiosa carica di presidente degli Affari Costituzionali. Nel 2003, l’allora presidente della Camera Casini, lo ha nominato Presidente della Fondazione della Camera dei deputati. Rispettivamente il 10 maggio 2006 e il 20 aprile 2013 è stato eletto per la prima e seconda volta Presidente della Repubblica. Dopo essersi dimesso dalla carica di capo dello Stato il 14 gennaio 2015, è stato nominato “Senatore di diritto e a vita” in quanto Presidente della Repubblica emerito.

La vita privata

Giorgio Napolitano è stato legato tutta la vita a Clio Bittoni, avvocata di Chiaravalle dalla quale ha avuto due figli, Giovanni, nato nel 1961 e Giulio, nato nel 1969. I due si conosceranno nel periodo degli studi universitari alla Federico II di Napoli anche se poi il loro percorso professionale prenderà due strade diverse: lui inizierà a muovere i primi passi nel mondo della politica, mentre lei diverrà invece un noto avvocato. La coppia si unirà in matrimonio con rito civile in Campidoglio nel 1959. Dal primo figlio Giovanni e da Darlene Tymo, sono nati i due nipoti Sofia (1997) e Simone (1999). Nel libro “Le donne della Repubblica” e citato da Vanity Fair, la moglie Clio ha raccontato come la loro vita familiare fosse stata sempre molto intima: “Non avrei mai potuto sposare un uomo che, in linea generale, non la pensasse come me. Non ho mai dovuto combattere per tenermelo, e dove andava? Non ho mai pensato che la nostra fosse una unione destinata a non durare, abbiamo sempre avuto una vita familiare molto intima, ad esempio abbiamo sempre lavorato nella stessa stanza, a lui non dà noia se, mentre sta scrivendo, io parlo al telefono con qualcuno”.

Il legame con la Toscana

Giorgio Napolitano – riporta la testata “La Nazione” – è stato molto legato alla Toscana, tanto che nel 2006 divenne cittadino onorario di Capalbio in provincia di Grosseto. Spesso e volentieri visitava la zona dell’Orbetello dell’Argentario. Risale al 24 marzo 2013 la visita a Sant’Anna di Stazzema, teatro della strage nazista del 1944. Il presidente della Toscana Giani, ha salutato così Napolitano: “Grazie presidente Giorgio Napolitano. Il suo straordinario servizio all’Italia sarà sempre faro di ispirazione e speranza. Riposa in pace, Presidente”.