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Operaio trovato morto in casa con tagli alla gola, il coinquilino confessa: “Ho ucciso io Paolo”

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Operaio di 57 anni trovato morto in casa con tagli alla gola e all’addome: arriva la confessione del coinquilino. Cosa è successo?

L’operaio Paolo Troccola, 57 anni, è stato trovato morto in casa con dei profondi tagli alla gola nella serata di giovedì 9 novembre: a distanza di alcuni giorni dalla tragedia, spunta la confessione del coinquilino e collega Emanuele Carella. Resta avvolto nel mistero il movente del gesto.

Morto in casa con tagli alla gola, la confessione del coinquilino

Emanuele Carella, collega e coinquilino di 21 anni della vittima, ha confessato di essere il responsabile della morte di Paolo Troccola. L’uomo è stato trovato morto nella serata di giovedì 9 novembre nell’abitazione a Niviano, in provincia di Piacenza, che condivideva con il presunto killer.

Poche ore dopo la scoperta del delitto, Carella era stato fermato dalle forze dell’ordine poiché individuato come il principale sospettato nell’omicidio del 57enne.

In qualità di principale sospettato, il 21enne è stato a lungo interrogato dai carabinieri. Nel corso dell’interrogatorio, il giovane ha infine ammesso di aver compiuto l’omicidio.

È giallo sul movente

Sulla base delle informazioni sinora diffuse, il killer ha colpito con diverse coltellate all’addome e al collo Troccola, causandone il decesso. Successivamente, avrebbe contattato il 118, asserendo di aver rinvenuto il collega ormai senza vita nell’appartamento quando era rincasato dopo la fine del turno di lavoro.

Al momento, è ancora giallo sul movente. Non è noto cosa abbia spinto Carella a scagliarsi con una simile furia contro la vittima. Le autorità ipotizzato che tra i due coinquilini si sia originata una violenta lite, probabilmente da ricollegare a incompatibilità personali pregresse, culminata nell’omicidio.

Operaio morto in casa a Niviano: dalla confessione del coinquilino all’autopsia

Nelle prossime ore, la salma di Troccola verrà sottoposta ad autopsia e si terrà anche l’interrogatorio di convalida del 21enne. Intanto, i carabinieri hanno riferito di aver trovato in giardino e sequestrato un coltello che potrebbe essere l’arma del delitto.

La morte del 57enne ha profondamente sconvolto chiunque conoscesse la vittima e l’intera comunità di Niviano. “Quel che continuiamo tra noi a ripeterci è che sembra assurdo che proprio Emanuele abbia accoltellato Paolo”, ha riportato il quotidiano Libertà di Piacenza, citando alcuni frequentatori di un bar in cui spesso si recavano i due operai. “Non di rado, finito il turno, si sedevano al tavolino del bar per parlare un po’ tranquillamente. Come due amici, non solo colleghi. Emanuele ci ha sempre fatto tenerezza. Ha solo 21 anni e da Foggia ha scelto di vivere qui. Mai uno scatto d’ira”, hanno raccontato le fonti ascoltate da Libertà.