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Mughini sul caso Ferragni-Balocco: "Genio invidiatissimo da milioni di italiani"

Mughini caso Ferragni-Balocco

Giampiero Mughini commenta il caso Ferragni-Balocco: un genio invidiatissimo che benedice il pandoro.

Il caso Ferragni-Balocco continua a far discutere e anche Giampiero Mughini ha detto la sua. Lo scrittore e giornalista ha descritto l’imprenditrice come un “genio invidiatissimo“, facendo un’analisi perfetta.

Mughini commenta il caso Ferragni-Balocco

Tramite le pagine di Dagospia, Giampiero Mughini ha commentato il caso Ferragni-Balocco. Mentre l’imprenditrice è sparita dai social, classico modus operandi ogni volta che scoppia una polemica di un certo tipo, in molti si interrogano sul suo futuro. In attesa di scoprire come evolverà la faccenda, Mughini ha fatto un’analisi perfetta della situazione. Ha esordito:

“Uno che sbarcasse in Italia venendo da Marte e cercasse di capire che cosa diavolo succede nel nostro Paese, quali ne sono i valori in conflitto, quali i personaggi decisivi che danno un tono al tutto, non potrebbe non dedurne che il personaggio sovrano del nostro Paese è Chiara Ferragni, di cui io sono il primo ad esaltare la genialità. Stando al fatto che dal nulla lei ha creato un impero di 29 milioni di follower, cioè di sudditi. (Secondo me quelli che in Piazza Venezia e altrove applaudirono entusiasticamente all’ingresso in guerra di Mussolini nel giugno 1940 erano molti di meno.)”.

L’analisi di Giampiero Mughini

Mughini ha proseguito:

“Tutto ciò è sotto i vostri occhi, è bastato che lei spruzzasse un po’ di polvere rosa su un panettone da quattro soldi a farlo pagare tre volte tanto. Quanto al cachet della nostra eroina, a voler fare un raffronto ricordiamoci che Italo Svevo in tutta la sua vita non ha mai incassato una lira di diritti d’autore. Quando il troppo è troppo, ne è venuto un putiferio e ne stanno scrivendo i migliori giornalisti e opinionisti italiani. Abile e intelligente com’è, la nostra Chiara nazionale ha capito di averla fatta grossa e ha deciso di fare pubblica ammenda e dunque di snocciolare un milioncino di euro in beneficenza, quattro spiccioli a giudicare dal suo standing economico. Mi ha colpito il modo in cui in tv ha presentato la sua ‘autocritica’, senza trucco e pressoché irriconoscibile. Solo che la storia non sembra finire lì e che ci sono altre ‘sponsorizzazioni’ un po’ losche fatte dalla Ferragni, una che quando l’hanno fotografata in un celebre museo fiorentino all’indomani in quel museo è arrivata più gente del solito. Staremo a vedere, e ferma restando la mia opinione che abbiamo a che fare con un genio invidiatissimo da 29 milioni di italiani”.

Mughini: la Ferragni ha benedetto il pandoro Balocco

Giampiero Mughini ha così concluso la sua analisi sul caso Ferragni-Balocco:

“Solo che ero partito dal marziano che arriva in Italia e cerca di capire il che e il come del nostro Paese. Cinquanta o sessant’anni fa si sarebbe trovato di fronte una polemica culturale su un romanzo di Vasco Pratolini o su un film di Luchino Visconti, avrebbe letto citazioni stimolanti di Norberto Bobbio o Toni Negri o Eugenio Scalfari o Indro Montanelli. Tutti voi sapete di che cosa sto parlando. Oggi si trova di fronte il perché panettoni che costavano tre euro, dopo la benedizione impartita loro dalla Ferragni sono montati a nove euro. E non è che se cambiamo settore e passiamo all’alta politica i discorsi cambiano di tono e di qualità. E’ davvero squassante l’interrogativo che sta oggi sulle prime pagine di tutti i giornali”.