> > Muore di overdose a 22 anni, sotto accusa la fidanzata

Muore di overdose a 22 anni, sotto accusa la fidanzata

overdose giuseppe de vito piscitielli

Un ventiduenne è morto a Roma per overdose. La principale indiziata è la fidanzata: secondo gli inquirenti sarebbe stata lei a procurarsi il metadone.

Giuseppe De Vito Piscitielli è morto nel suo letto a ventidue anni, per overdose. L’ultima a stare in sua compagnia prima che morisse è stata la fidanzata: Emma, di anni ventitre. A rivelarsi letale per il giovane è stato un mix di alcol e metadone, che nella notte del 2 maggio 2018 ha posto fine alla sua vita. Con l’inizio del processo, emerge che, secondo gli inquirenti, la responsabile più probabile per la morte del ventiduenne sarebbe la fidanzata, che avrebbe procurato la droga per sé e per Giuseppe.

Fidanza indagata, lei: “Pensavo dormisse”

Giuseppe De Vito Piscitielli è morto per overdose in una lussuosa villetta ai Parioli, a Roma. Il ragazzo ha trascorso la sua ultima notte in compagnia della fidanzata, Emma. I due si erano conosciuti qualche tempo prima in una comunità per tossicodipendenti: entrambi avevo problemi con la droga. Dopo aver passato la notte insieme, alle 7 di mattina Emma ha lasciato la casa del fidanzato. Prima di andarsene ha scritto sul petto del fidanzato con un pennarello: “Mi hai lasciato sola, mi vendicherò“. La ragazza sostiene si trattasse di uno scherzo, “pensavo dormisse“, ha spiegato. Probabilmente invece Giuseppe era già morto. Il corpo del giovane senza vita è stato trovato dalla madre, poche ore dopo.

Emma ora è la principale indiziata: sarebbe stata lei a procurarsi le sostanza stupefacenti. L’accusa sul suo conto è infatti quella di spaccio di metadone e morte come conseguenza di altro reato. Lei si è giustificata: “Ci amavamo, sono distrutta. Non volevamo lasciarci più, ci sentivamo e ci sentiamo legati“. Nei prossimi giorni la ragazza potrebbe essere rinviata a giudizio.