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Neonata morta in culla a Caserta, i genitori: “In ospedale quando era ormai troppo tardi”

Neonata morta a Caserta dichiarazioni genitori

Quali sono state le dichiarazioni dei genitori della neonata morta in culla a Caserta? La coppia è stata arrestata per omicidio.

I genitori della neonata morta a Caserta lo scorso 2 settembre sono stati arrestati per omicidio e maltrattamenti: quali sono state le dichiarazioni della coppia in merito al decesso della bambina e al conseguente arresto?

Neonata morta a Caserta: le dichiarazioni dei genitori

Emanuele Savino, 26 anni, e Anna Gammella, 19 anni, sono i genitori della piccola Aurora, morta a soli 45 giorni dalla nascita. La coppia, che viveva insieme alla figlia a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, è stata arrestata martedì 14 novembre ed è accusata di omicidio pluriaggravato.

Savino e Gammella sono stati portati nel carcere di Santa Maria Capua Vetere mentre i loro altri due figli piccoli sono stati allontanati dal contesto familiare già da due mesi. I bambini, al momento, si trovano in una comunità protetta.

In merito alla morte della neonata, i genitori hanno raccontato alle autorità che la figlia aveva avuto un malore dopo il bagnetto e di averla portata in ospedale quando orami era troppo tardi. La narrazione scoperta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, tuttavia, appare estremamente diversa. Sul corpo della bimba, infatti, sono stati trovati lividi, ecchimosi e scottature.

Violenze e maltrattamenti

In sede di indagine, è emerso che la neonata sarebbe stata ustionata proprio dopo il bagnetto. Inoltre, i medici legali ha riferito che il padre la avrebbe colpita con violenza al volto, provocandole “un trauma contusivo-concussivo cranio-facciale, da cui sarebbe derivata una duplice frattura ossea e un ematoma subdurale emisferico sinistro, produttivo di encefalopatia da ipertensione endocranica”.

A seguito delle violenze, Aurora è stata abbandonata a se stessa fino al sopraggiungere della morte, indotta da un arresto cardio-circolatorio.

Gli investigatori hanno anche scoperto che, si dalla sua nascita, la bambina non aveva mai effettuato una visita da un pediatra e che le violenze contro di lei sono state continue e frequenti.