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Non può avere figli: uccide amica per allevare i suoi bimbi

uccide figli della vicina

Una donna che non poteva avere figli ha ordito un piano diabolico per allevare i 4 bimbi della vicina di casa, uccisa a martellate.

Condannata a 30 anni di carcere una donna che ha pianificato il delitto della sua vicina di casa per ottenere la custodia dei suoi quattro figli. La drammatica vicenda è accaduta in Australia, quando nel 2016 la 47enne Christine Lyons, aiutata da due complici, ha organizzato l’omicidio della 39enne Samantha Kelly, madre di quattro bambini di 11 mesi, quattro, cinque e sei anni.

Uccide perché non può avere figli

Christine ha ordito questo piano diabolico perché la donna non poteva avere figli. Con l’aiuto dei suoi due conviventi, Ronald Lyons (l’ex marito) e Peter Arthur, ha quindi dapprima tentato di drogare mortalmente Samantha. Con la scusa di un drink, infatti, alla donna è stato fatto assumere un micidiale cocktail di farmaci e di droghe. La mamma si è sentita molto male ma, grazie al pronto intervento dei medici e ad una lavanda gastrica, Samantha è riuscita a salvarsi.

Solo per poche ore, però. Il giorno dopo Peter Arthur le ha teso un agguato ed ha massacrato la povera donna a colpi di martello. Con l’aiuto di Ronald Lyons, il cadavere è stato poi occultato. Nonostante i tre avessero tentato di coprire ogni prova del delitto in grado di condurre a loro, le indagini hanno portato presto all’arresto di Peter Arthur. L’uomo in un primo momento fu indicato come unico autore dell’orrendo omicidio, ma Peter alla fine ha confessato agli inquirenti che la mandate dell’assassinio era Christine Lyons.

Una volta interrogata, gli investigatori hanno compreso quindi il vero movente della donna. Dopo i funerali di Samantha, infatti, Christine non ha perso tempo ed ha presentato subito i documenti per chiedere l’affidamento dei figli della vittima, che nel frattempo aveva cominciato a chiamare con altri nomi.